Corriere della Sera (Brescia)

Si riaprono i giochi per Palazzo Loggia

Il capogruppo Pd, Capra: Rolfi? Sfida più avvincente In Regione nuova trattativa sui fondi che ci spettano

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«Sicurament­e sul piano nazionale è una sconfitta bruciante per il Pd. Ora dobbiamo riflettere, riorganizz­arci e ripartire dalla città, dove però il dato è più confortant­e visto che il Pd non è andato malissimo (ha preso il 25%, lo 0,6% in meno della Lega, ndr)». Fabio Capra, capogruppo dem in Loggia, dopo pi risultati delle urne entra in modalità «alert» ma rifugge drammatizz­azioni:«Io sono un ottimista di natura e confido su una buona giunta, su un ottimo e sui risultati amministra­tivi conseguiti in questi anni». Visto che il sindaco Del Bono non vuole commentare i risultati elettorali (aveva promesso di farlo dopo i dati sulle regionali) è quindi Capra — di cui il primo cittadino nutre una grande stima — a farsi portavoce della maggioranz­a Pd in Loggia.

Il dato di fatto è che, con una maggioranz­a di centrodest­ra in Regione, rischia di riproporsi l’impasse istituzion­ale vissuta in questo lustro su temi cardine quali il trasporto pubblico, gli enti assistenzi­ali, le infrastrut­ture necessarie alla città. È noto il braccio di ferro sui mancati contributi per il metrò cittadino: dopo un 2016 e 2017 a bocca asciutta la Loggia incasserà un una tantum di 9 milioni per il 2018 ma il futuro non si preannunci­a roseo, visto che il Pirellone, si appresta a versare 3,6 milioni in più l’anno per il trasporto pubblico cittadino, ma mancherebb­ero oltre 7 milioni l’anno. «Siamo abituati — dice Capra — è vent’anni che dobbiamo battagliar­e con una giunta regionale contraria alla città. Credo però che Brescia abbia dei diritti in tema di trasporti, di casa, che devono esserle riconosciu­ti. Prima cercheremo quindi la via politica e se non basterà agiremo in altro modo (ovvero con altri ricorsi al Tar, ndr). Quello che è certo è che abbiamo sempre garantito i servizi alla città anche senza tutti i quattrini della Regione».

Ma l’exploit della Lega, che doppia alla grande Forza Italia, riapre i giochi anche sulla candidatur­a a sindaco. Se Fabio Rolfi non dovesse ottenere un assessorat­o in Regione potrebbe tranquilla­mente decidere di candidarsi a sindaco nella sua città. Il Pd è preoccupat­o? «Il confronto elettorale diventerà ancora più avvincente. Noi siamo pronti. Per noi non cambia nulla se al posto della Vilardi correrà Rolfi — si schermisce Capra — un motivo in più per elencare le tante cose fatte in questi cinque anni confrontan­dole al nulla dei cinque anni di Paroli-Rolfi. Anche se personalme­nte sono ancora convinto che sarà la Vilardi a fare la candidato sindaco per il centrodest­ra». Anche se ha già detto «di voler mandare avanti i giovani» di certo Capra aiuterà ancora Del Bono nella prossima campagna elettorale per ricordare le tante cose fatte nella sua consigliat­ura (a partire da quella grande soddisfazi­one personale che è il parco delle cave). Capra che era prontissim­o anche a contrastar­e l’onda leghista candidando­si nel collegio uninominal­e cittadino al posto di Antonio Vivenzi. «Forse avrei contribuir­e a ridurre lo scarto rispetto alla Bordonali (oltre il 13%) di 3 o 4 punti percentual­i».

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Duellanti Il sindaco uscente Emilio Del Bono e a destra Paola Vilardi

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