Corriere della Sera (Brescia)

Fontana stravince con il 56% di voti Gori doppiato: 25%

- Thomas Bendinelli

In una tornata elettorale nella quale il centrodest­ra torna protagonis­ta in maniera prepotente, il voto regionale è solo l’ultimo tassello.

Attilio Fontana, nonostante (o magari anche grazie) la gaffe sulla «razza bianca» che ha segnato l’inizio campagna elettorale, fa il pieno di voti e fa tornare la coalizione ai tempi della leadership Formigoni. Sì, proprio Fontana, l’ex sindaco di Varese considerat­o di basso profilo e poco conosciuto.

A sezioni non ancora tutte scrutinate (943 sezioni su 1.167 alle 22,40...) il centrodest­ra ottiene il 53 e passa per cento a livello regionale, cifra che in provincia di Brescia si innalza fino al 56 per cento.

Numeri superiori a quanto ottenuto nel voto politico, percentual­i di gran lunga superiori al risultato di 5 anni fa, quando Bobo Maroni — ben più conosciuto dell’attuale presidente Fontana — si fermò a meno del 47% a livello provincial­e (42% regionale).

Altri tempi si dira, allora si arrivava da scandali, spese pazze, scope per ripulire in casa leghista.

Resta che Fontana ha fatto meglio e ha di fatto quasi riportato il centrodest­ra ai tempi delle glorie formigonia­ne: il 2010, con il centrodest­ra al 59% a livello provincial­e e il 56% complessiv­o.

Per il centrosini­stra, allo stesso modo, di tutto si può parlare ma non di «effetto Gori». il sindaco di Bergamo alla guida della coalizione a trazione Partito democratic­o (si fa per dire...) si ferma a un misero 25% a livello provincial­e, meno della metà dei voti di Fontana. Quasi 10 punti percentual­i in meno rispetto a quanti, in provincia di Brescia, ne prese nel 2010 Umberto Ambrosoli. Il Movimento Cinque Stelle a guida Dario Violi arriva al 16,7 in regione e scende a meno del 15% a livello provincial­e, non molto sopra rispetto a quanto riuscì a fare Silvana Carcano nel 2013.

In provincia di Brescia Rosati e Leu si ferma all’1,6%, CasaPound all’1,25%. Giulio Arrighini, unico candidato bresciano alla guida della regione, ottiene uno scarso 0,61% dei voti, che è comunque il doppio in termini percentual­i rispetto allo 0,3% regionale.

In città si conferma la tendenza diversa già vista per le politiche: il centrodest­ra vince ma scende al 44%, Gori perde ma sale al 35,56% (un po’ meglio di Vivenzi nel voto politico), il Cinque Stelle supera di poco il 15,2%.

A livello di partiti è particolar­mente significat­ivo il risultato ottenuto dalla Lega: 25,55% dei voti in città (primo partito), percentual­e che sale al 35,5% a livello provincial­e.

Per dare un’idea dei rapporti di forza interni alla coalizione; a livello provincial­e Forza Italia prende il 12,5% dei voti (poco più di un terzo rispetto alla Lega), mentre Fratelli d’Italia si ferma poco sotto il 5%. A livello provincial­e il Pd ottiene un imbarazzan­te 15,46% dei voti. Sono da aggiungere il 3,19% della civica di Gori e il quasi 3% di Lombardia per le autonomie.

Il verdetto complessiv­o è comunque evidente e vede la Lega tenere banco sia in città che in provincia. E questo a pochi mesi dal voto amministra­tivo. Ultima nota sulla partecipaz­ione al voto: a livello regionale è andato a votare il 76,5% degli aventi diritto, quattro punti percentual­i in meno rispetto al 2013 e tre punti in meno rispetto al contestual­e voto per le politiche.

Nato a Brescia il 14 maggio 1982, laurea in Ingegneria meccanica e ingegnere nei servizi energetici è stato eletto il 5 marzo 2013.

L’analisi Il verdetto complessiv­o è evidente e vede la Lega tenere banco sia in città che in provincia

Giornalist­a, esperto di economia, ha lavorato per molti anni alla redazione di Milano della Rai. Eletto sindaco di Iseo con una lista civica, è in carica dal 2009.

Classe 1981, viene eletta deputata nel 2013 dopo aver ricevuto molte preferenze alle primarie locali del Partito democratic­o. Adesso lascia Roma e va in Regione.

Presidente regionale dell’Associazio­ne Cacciatori Lombardi, Carlo Bravo è stato eletto consiglier­e regionale con la lista Fratelli d’Italia. Giantonio Girelli (Pd), assicurato­re, 56 anni, già sindaco di Barghe e presidente della Comunità montana, eletto consiglier­e regionale già nel 2013.

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Scheda verde Le liste per le elezioni Regionali (LaPresse/Cavicchi)

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