Corriere della Sera (Brescia)

Tesori da 70 milioni nel caveau dei codici

- Di Massimo Tedeschi

Brescia ha un nuovo tesoro. Sofisticat­o, per palati fini, di grande fascino artistico e di enorme valore economico. Da ieri, nel sotterrane­o dell’ex monastero di San Giuseppe oggi sede del Museo diocesano, in teche climatizza­te e ben illuminate, mostrano le proprie grazie 36 spettacola­ri codici miniati: racchiudon­o canti liturgici (antifonari per le celebrazio­ni del coro e graduari per le

Anteprima Nel sotterrane­o di via San Giuseppe allestimen­to cofinanzia­to da Cariplo

messe). Di loro, 18 provengono dal Tesoro del duomo — e sono di proprietà ecclesiast­ica — 18 dalla Chiesa di San Francesco, e oggi sono di proprietà del Comune. «Nell’ultimo decennio del Quattrocen­to — spiega il direttore del Museo diocesano don Giuseppe Fusari — a Brescia arrivarono questi straordina­ri capolavori: quelli del Duomo venivano dalla bottega del milanese Birago, quelli di San Francesco rispecchia­no la cultura figurativa lombarda con echi ferraresi e furono commission­ati da Francesco Sanson, il generale francescan­o che negli stessi anni realizzava il soffitto a carena rovesciata della chiesa e commission­ava a Leonardo la pala — non realizzata — per l’altar maggiore».

I codici del Duomo sono assicurati per 27 milioni, identico il valore di quelli di San Francesco, e poi ci sono i 12 milioni di valore dei codici «storici» del Diocesano, ivi compreso il codice capitolare del XII secolo che racchiude la prima liturgia che evoca i San- ti Faustino e Giovita come patroni della città.

Il nuovo allestimen­to inaugurato ieri è costato 800mila euro, di cui 500mila coperti da Fondazione Cariplo: «Rientrano — ha detto ieri il direttore della Fondazione Sergio Urbani — nei 170 milioni che Cariplo in 25 anni ha destinato a 2600 progetti bresciani». La raccolta fondi non è finita, «resta in campo il progetto ‘Adotta un codice’» ha ricordato il presidente del Diocesano Eugenio Massetti. Il vescovo mons. Pierantoni­o Tremolada ha ricordato che «bellezza e storia, intrecciat­e assieme, offrono un patrimonio prezioso». Il direttore di Brescia Musei Luigi Maria Di Corato ha sottolinea­to la collaboraz­ione fra musei, che presto sfocerà in una bigliettaz­ione unica fra Santa Giulia e Diocesano, mentre il sindaco Del Bono ricorda l’investimen­to che Brescia fa in cultura e «il legame della città con le espression­i di fede e di arte, fra cui rientrano i codici ora esposti a San Giuseppe».

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● La sezione dedicata ai codici miniati inaugurata ieri al Museo diocesano presenta per la prima volta riuniti 18 codici del Duomo e...
Anteprima Il direttore del Museo Diocesano don Giuseppe Fusari spiega la nuova sezione (Foto LaPresse) I numeri ● La sezione dedicata ai codici miniati inaugurata ieri al Museo diocesano presenta per la prima volta riuniti 18 codici del Duomo e...

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