Corriere della Sera (Brescia)

Elezioni, il caos della Regione

Al centrodest­ra 8 consiglier­i su 10; ora punta agli assessorat­i ad Agricoltur­a e Sanità

- Pietro Gorlani

Il centrodest­ra porta al Pirellone 8 consiglier­i su 10: l’algoritmo della legge elettorale lascia a casa Cominelli (Pd) e Venchiarut­ti (civica) e premia Tironi (FI) ed Epis (Lega).

Il centrodest­ra bresciano porterà al Pirellone ben otto consiglier­i sui dieci che spettano alla nostra provincia. Complice il macchinoso algoritmo sui migliori resti —che ha redistribu­ito i posti vacanti — ed i migliori risultati ottenuti in altre province dal centrosini­stra (Pd, civica Gori Presidente) e dai 5 Stelle, all’opposizion­e siederanno solamente Gian Antonio Girelli del Pd (6.903 preferenze) ed il grillino Ferdinando Alberti. Niente da fare per la deputata uscente Miriam Cominelli. Nonostante le sue 4.325 preferenze non entrerà in consiglio nemmeno quando si dimetterà Giorgio Gori (che vuole restare sindaco di Bergamo): il suo posto andrà ad un candidato non bresciano di +Europa. Riccardo Venchiarut­ti (2.316 preferenze) resterà sindaco di Iseo, perché la lista civica Gori presidente ha incassato più voti a Milano e Bergamo. Grazie al premio di maggioranz­a viene premiata la Lega, che oltre a Fabio Rolfi (recordman di preferenze del parito con 9.602 voti), Floriano Massardi e Francesco Ghiroldi porta al Pirellone anche Federica Epis, segretaria della Lega di Orzinuovi (3.414 preferenze). Salgono a tre i consiglier­i di Forza Italia: ad Alessanro Mattinzoli (6998 preferenze) e Claudia Carzeri (2.706) si aggiunge la vicesindac­o di Travagliat­o Simona Tironi (2.471 preferenze), anche se ieri per qualche ora si era fatto il nome di Alberto Cavalli (con Energie per la Lombardia ha però preso solo lo 0,4% e 484 preferenze). La squadra bresciana è completata da Viviana Beccalossi (Fdi).

Ora si apre la delicata partita del toto-assessori. Brescia potrebbe averne tre, come nell’ultima consigliat­ura (Bordonali, Parolini, Beccalossi). Mattinzoli è in corsa per l’assessorat­o alla Sanità, che — come da tradizione —dovrebbe rimanere a Forza Italia. Agricoltur­a-caccia e pesca è un assessorat­o ambito sia da Rolfi che dalla Beccalossi (incarico che ha già coperto dal 2000 al 2008). Ambiti dai bresciani anche gli assessorat­i al Commercio e allo Sport, meno quelli più «complicati», Ambiente e Trasporti. Visto il nodo quote rosa la Beccalossi è certamente in pole position per un assessorat­o. Per gli altri il presidente Attilio Fontana potrebbe ricorrere a nomine esterne come fatto da Maroni con Bordonali, Aprea, Cappellini e la stessa Beccalossi. Un posto certo in giunta (o come sottosegra­tario, magari con delega alla Montagna) spetta certamente al leghista Davide Caparini, artefice della campagna elettorale di Fontana.

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