Aggressioni in ospedale A Lecco e Merate c’è la vigilanza armata
Pronto soccorso e psichiatria i reparti più a rischio
LECCO L’ultimo episodio alcuni giorni fa. Un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale di Merate aggredita dai familiari di un paziente che da ore aspettava di essere visitato. Quando è uscita nella hall per avvisare che avrebbe dovuto attendere ancora, è stata accerchiata e minacciata. Purtroppo non un caso isolato. In passato è accaduto anche di peggio. A Lecco un’operatrice colpita con un pugno in pieno volto da un ubriaco a cui stava cambiando la flebo, un medico a cui un paziente in evidente stato di alterazione ha tirato una sedia addosso, fortunatamente schivata e finita contro una vetrata. Violenze verbali, a volte anche fisiche, senza contare i numerosi e ripetuti furti in corsia, con un’escalation che preoccupa personale, sindacati e vertici dell’azienda socio sanitaria territoriale. Tanto da correre ai ripari.
Così da inizio mese negli ospedali di Lecco e Merate sono arrivate le guardie giurate. Due le modalità di intervento adottate per rafforzare controlli e sicurezza. È stato istituito un servizio di vigilanza 24 ore su 24: gli addetti di una società esterna, in questo caso vigilante non armati, sono presenti alla reception giorno e notte. Affiancano i portinai, per un controllo più mirato su chi accede al nosocomio e se chiamati operano in corsia e nei reparti. A loro di notte e nelle giornate festive si aggiunge la presenza di una guardia armata, in questo caso non con un presidio fisso, ma con controlli cadenzati e la garanzia di pronto intervento nel caso di necessità. Servizio quest’ultimo che è stato esteso anche al presidio di Bellano e alle strutture territoriali sanitarie. «Atteggiamenti violenti, aggressioni, furti sono in aumento. La psichiatria e il pronto soccorso i reparti più a rischio — spiega il direttore amministrativo dell’Asst di Lecco, Paola Palmieri —. Mi preme sottolineare che da sempre lavoriamo per garantire la sicurezza ad operatori ed utenti. Per i nostri dipendenti organizziamo corsi per gestire l’aggressività di pazienti e parenti. Presso
Il direttore dell’Asst «Violenze e furti sono in aumento. Dobbiamo proteggere personale medico e pazienti»