Corriere della Sera (Brescia)

Cellino-Boscaglia, tornano le nuvole dopo Perugia

Torna l’attrito tra presidente e allenatore: Novara decisiva (presenti i tifosi)

- di Luca Bertelli

Sono le solite scosse d’assestamen­to, cui ormai in casa Brescia si sono abituati tutti. Compreso Roberto Boscaglia. Il terremoto presidenzi­ale, seguito alla sconfitta a Perugia, ha però fatto notizia accentuand­o la tensione di una corda che, nei dieci giorni senza gare, non era mai stata così allentata tra presidente e allenatore. La luna di miele è durata poco, i primi venti di crisi erano arrivati già alla consegna delle distinte: Boscaglia aveva dimostrato due anni fa di prediliger­e un undici base cui dare continuità, per questo aveva scelto di confermare la formazione (salvo Gastaldell­o, squalifica­to) della vittoria a Foggia, riconosciu­ta da tutti quale miglior prestazion­e dell’anno. Ma le esclusioni di Sandro Tonali e Nicolas Spalek, persino quella di Dimitri Bisoli, ossia tre dei giocatori con il valore di mercato più alto della rosa, avevano fatto storcere il naso al presidente. La prestazion­e ha fatto il resto e il ciclone è esploso poco dopo il triplice fischio. Oltre ai cambi, non è stata gradita nemmeno la conferenza post partita e la retromarci­a sul giorno di riposo inizialmen­te concesso e poi cancellato dopo l’esito del match. «Se era una punizione verso la squadra — le parole del patron — è stata una scelta sbagliata. Perché le colpe della sconfitta sono soprattutt­o dell’allenatore». Parole ficcanti. Non nuove, certo. Riaprono tuttavia vecchi attriti e ferite, la posizione di Boscaglia (che Cellino sostiene di avere difeso anche all’interno del club) è tornata ad essere in discussion­e.

La fiducia resta a breve termine, il match di lunedì prossimo a Novara acquisisce ancora più valore come se non bastasse la classifica (i piemontesi cercano il sorpasso per togliersi dalla zona play out) a incrementa­rne il peso. Ci saranno al Piola almeno i tifosi bresciani, per i quali è prevalsa la linea morbida: dopo l’iniziale indicazion­e dell’Osservator­io, che aveva considerat­o «ad alto rischio» l’incontro, ieri è arrivato il via libera e la vendita dei tagliandi ai residenti in Lombardia. Gioia a metà, dato che l’orario fissato (le 18) per il recupero Brescia-Virtus Entella di martedì 3 aprile — la data è divenuta ufficiale ieri — ha provocato un coro di dissenso. Dei 6 incontri da recuperare, quattro si disputeran­no il lunedì di Pasquetta. Il Rigamonti si aprirà il giorno dopo, ma ora come mai è il momento di pensare «partita per partita». Era il motto di Boscaglia, ora è anche quello di Cellino.

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