8 marzo, quando l’impresa è donna Qui sono 24 mila
Trend in lieve aumento e in contro tendenza. Brescia seconda solo a Milano
Le donne imprenditrici, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, sono sempre più numerose. Nel corso del 2017 le imprese femminili hanno sfiorato quota 24 mila e in controtendenza rispetto ai colleghi maschi, sono aumentate dello 0,7 per cento. Brescia si colloca in seconda posizione in regione preceduta da Milano, che conta oltre 63 mila imprese. Le imprese femminili «pesano» il 20,1% del totale delle imprese del territorio.
La «marea» rosa delle donne imprenditrici non accenna a diminuire. Anzi cresce. Questi i dati elaborati dl servizio studi della Camera di Commercio di Brescia su dati del registro imprese.
I numeri infatti rilevano che nel corso del 2017 le imprese femminili hanno sfiorato quota 24 mila e in controtendenza rispetto ai colleghi maschi, sono aumentate dello 0,7 per cento. Brescia si colloca in seconda posizione in regione preceduta da Milano, che conta oltre 63mila imprese, e seguita da Bergamo che si ferma a poco oltre 18mila. Le imprese femminili «pesano» il 20,1% del totale delle imprese del territorio e sono molto attive nei settori del commercio, del turismo, della cura del benessere della persona.
Altrettanto certo è che non hanno vita facile. «Le imprese che sono condotte dalle donne – ha dichiarato Battista Mostarda presidente del consorzio Artfidi dell’Associazione Artigiani - hanno spesso, a causa dei condizionamenti culturali e sociali, una maggiore difficoltà sia nella fase di start up, sia nello sviluppo successivo». Un dato reso evidente dalle rilevazioni di Artfidi Lombardia dove, nel 2017, il 20% delle richieste di finanziamenti arrivava da imprese guidate da donne. Confermati dalle rilevazioni di via Einaudi i cinque settori nei quali si concentra il 70% delle imprese femminili: commercio, turismo, servizi, manifattura e agricoltura.
Di queste il 25% sono attive nel commercio e più nel dettaglio operano nel dettaglio di abbigliamento, nella gestione dei minimercati, delle tabaccherie e nella vendita ambulante di prodotti tessili. Una imprese su cinque gestita da donne che opera nella ristorazione predilige la gestione di un bar.
Altro settore produttivo che si caratterizza per l’elevata presenza femminile è quello dei servizi nel quale primeggiano i servizi alla persona; in tale comparto il 67% delle imprese è guidato da donne. Ma non solo. Nell’industria manifatturiera le donne imprenditrici esprimono la loro creatività nell’attività di confezione di articoli di abbigliamento anche se non manca la presenza femminile in lavori prettamente maschili quali quelli della meccanica generale e della fabbricazione di prodotti in metallo.
Così come nell’agricoltura
Il settore produttivo Un quarto delle donne attive nel commercio e nei servizi sono il 67 per cento
dove le donne non si tirano certo indietro. Le imprenditrici bresciane hanno un’età media di 51 anni e sono leggermente più giovani rispetto alle colleghe lombarde ed italiane (52 anni), ma meno giovani in confronto alle imprenditrici straniere. Il 12,7% delle imprese femminili è gestito da donne straniere di cui il 9,8% sono imprenditrici extracomunitarie.