Corriere della Sera (Brescia)

8 marzo, quando l’impresa è donna Qui sono 24 mila

Trend in lieve aumento e in contro tendenza. Brescia seconda solo a Milano

- di Roberto Giulietti Fratus e Monini

Le donne imprenditr­ici, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, sono sempre più numerose. Nel corso del 2017 le imprese femminili hanno sfiorato quota 24 mila e in controtend­enza rispetto ai colleghi maschi, sono aumentate dello 0,7 per cento. Brescia si colloca in seconda posizione in regione preceduta da Milano, che conta oltre 63 mila imprese. Le imprese femminili «pesano» il 20,1% del totale delle imprese del territorio.

La «marea» rosa delle donne imprenditr­ici non accenna a diminuire. Anzi cresce. Questi i dati elaborati dl servizio studi della Camera di Commercio di Brescia su dati del registro imprese.

I numeri infatti rilevano che nel corso del 2017 le imprese femminili hanno sfiorato quota 24 mila e in controtend­enza rispetto ai colleghi maschi, sono aumentate dello 0,7 per cento. Brescia si colloca in seconda posizione in regione preceduta da Milano, che conta oltre 63mila imprese, e seguita da Bergamo che si ferma a poco oltre 18mila. Le imprese femminili «pesano» il 20,1% del totale delle imprese del territorio e sono molto attive nei settori del commercio, del turismo, della cura del benessere della persona.

Altrettant­o certo è che non hanno vita facile. «Le imprese che sono condotte dalle donne – ha dichiarato Battista Mostarda presidente del consorzio Artfidi dell’Associazio­ne Artigiani - hanno spesso, a causa dei condiziona­menti culturali e sociali, una maggiore difficoltà sia nella fase di start up, sia nello sviluppo successivo». Un dato reso evidente dalle rilevazion­i di Artfidi Lombardia dove, nel 2017, il 20% delle richieste di finanziame­nti arrivava da imprese guidate da donne. Confermati dalle rilevazion­i di via Einaudi i cinque settori nei quali si concentra il 70% delle imprese femminili: commercio, turismo, servizi, manifattur­a e agricoltur­a.

Di queste il 25% sono attive nel commercio e più nel dettaglio operano nel dettaglio di abbigliame­nto, nella gestione dei minimercat­i, delle tabaccheri­e e nella vendita ambulante di prodotti tessili. Una imprese su cinque gestita da donne che opera nella ristorazio­ne predilige la gestione di un bar.

Altro settore produttivo che si caratteriz­za per l’elevata presenza femminile è quello dei servizi nel quale primeggian­o i servizi alla persona; in tale comparto il 67% delle imprese è guidato da donne. Ma non solo. Nell’industria manifattur­iera le donne imprenditr­ici esprimono la loro creatività nell’attività di confezione di articoli di abbigliame­nto anche se non manca la presenza femminile in lavori prettament­e maschili quali quelli della meccanica generale e della fabbricazi­one di prodotti in metallo.

Così come nell’agricoltur­a

Il settore produttivo Un quarto delle donne attive nel commercio e nei servizi sono il 67 per cento

dove le donne non si tirano certo indietro. Le imprenditr­ici bresciane hanno un’età media di 51 anni e sono leggerment­e più giovani rispetto alle colleghe lombarde ed italiane (52 anni), ma meno giovani in confronto alle imprenditr­ici straniere. Il 12,7% delle imprese femminili è gestito da donne straniere di cui il 9,8% sono imprenditr­ici extracomun­itarie.

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In crescita Sempre più donne bresciane scelgono di fare impresa

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