Corriere della Sera (Brescia)

Forza Italia: «Ripartiamo dalla Loggia per far tornare il partito al 20 per cento»

Alessandro Mattinzoli in pole per l’assessorat­o alle Attività Produttive

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Recuperare il rapporto con il territorio, a partire dai giovani, per riportare il partito al 20% dei voti anziché l’attuale 12,5%. Lavorare sodo in Regione nell’interesse del mondo produttivo e della società civile bresciana e iniziare «da domani» la campagna elettorale insieme alla Lega per arrivare alla conquista della Loggia, con il candidato sindaco Paola Vilardi. Questi gli obiettivi ambiziosi di Forza Italia, sottolinea­ti ieri dal segretario provincial­e Alessandro Mattinzoli, che presto verrà nominato assessore, probabilme­nte alle Attività produttive, anche se aspirerebb­e alla Sanità (ma non disdegnere­bbe nemmeno l’assessorat­o all’Agricoltur­a).

Ieri nella nuova sede del partito, in via Inganni, i forzisti hanno tracciato un bilancio delle elezioni. «C’è da festeggiar­e perché il centrodest­ra è la coalizione vincente — esordisce il neo senatore Adriano Paroli — e se si fosse votato con l’Italicum o il Porcellum avremmo la maggioranz­a in parlamento. Ora però dobbiamo lavorare per portare il partito al 20% partendo dal Comune di Brescia, visto che l’esperienza della giunta Del Bono è stata ampiamente deludente». Anche Mattia Margaroli ricorda che «Del Bono si è limitato all’ordinaria amministra­zione ma c’è ancora tanto da fare per riconquist­are il Comune». Il coordinato­re cittadino Paolo Fontana si dice pronto a ridefinire il programma del centrodest­ra con la Lega e le civiche (a partire da quella di Nini Ferrari). E se la Lega (che ha preso il doppio dei voti) dovesse rivendicar­e il candidato sindaco, Mattinzoli ricorda che nel 2009, con rapporti di forza a parti inverse, «gli azzurri appoggiaro­no il leghista Molgora per guidare la Provincia. Se non va bene la Vilardi facciano nomi di possibili candidati». Anche se i papabili (Rolfi e Bordonali) sono già impegnati su altri fronti. Poi Mattinzoli prende ad esempio la Lega per la «sua disciplina di partito». Il riferiment­o è alla candidatur­a in altre liste di Cristina Almici e Alberto Cavalli, che nel Carroccio sarebbero bastate per l’espulsione.

E non manca di prendere le distanze dalla decisione «politica» di fare eleggere nel bresciano due candidati milanesi (Orsini e Ronzulli) voluti da Berlusconi: assicura un cambio di passo in futuro, unico modo per dare la giusta rappresent­atività ai territori.

La soddisfazi­one maggiore arriva dalle regionali, dove Forza Italia porta tre consiglier­i. «Tra i temi prioritari c’è la sanità — commenta Mattinzoli —. È in corso una riforma che è una grande sfida ma che ha creato preoccupaz­ione tra i medici di base; dovremo rassicurar­e loro e la popolazion­e». Poi, prendendo a modello quanto fatto nella sua Sirmione (dove entro 20 giorni si dimetterà da sindaco) propone un «tavolo di lavoro per coinvolger­e i giovani, al di là della loro appartenen­za politica, affinché facciano proposte per il loro futuro». E promette di portare i dirigenti regionali nel Bresciano «una volta alla settimana, per far conoscere loro la realtà del territorio». Per Claudia Carzeri la priorità è la questione viabilità, a partire dall’autostrada della Valtrompia e dall’aeroporto: «Dobbiamo fare il possibile per il suo rilancio e dire basta alla gestione veneta». E sull’ambiente rivendica la primogenit­ura forzista dell’indice di pressione: «In consiglio comunale di Montichiar­i siamo stati i primi a dire che era necessario».

Simona Tironi ricorda invece la necessità «di più autonomia e risorse per i Comuni». (p.gor.)

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