Corriere della Sera (Brescia)

Tiziano, sos per il polittico Averoldi: «Facciamo un appello ai volontari»

Impossibil­e tener aperta la chiesa che conserva il capolavoro del Vecelli

- Alessandra Troncana

Sacro e inamovibil­e per il decreto ministeria­le del 2009, per il pubblico il polittico Averoldi sarà anche part-time: si potrà vedere solo dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17.30, a meno che qualche volontario non esaudisca le preghiere della parrocchia. Nonostante sia sulle cartoline della mostra, il polittico non sarà tra le opere di «Tiziano e la pittura del 500 tra Venezia e Brescia» (la vernice il 21 marzo in Santa Giulia): la parrocchia è stata costretta a rifiutare il prestito a Brescia Musei per un atto di fede al Ministero, che l’aveva dichiarato inamovibil­e. Del genio bulimico, immenso e spilorcio che sfregava la materia con le dita, osannato dagli imperatori si chinavano a raccoglier­gli i pennelli, al museo ci saranno quattro dipinti e una xilografia: per rimediare all’Averoldi-gate, la fondazione ha previsto un polittico virtuale, in mostra al museo, e un percorso diffuso, a orario continuato, nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso, a cospetto del capolavoro olio su tela: «Il problema è che riusciamo a tenerla aperta solo dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17.30» fa sapere don Battista Francescon­i.

Nei giorni scorsi, c’è stata una riunione tra parroci per tentare di risolvere il problema prima della vernice. La parrocchia lancia una chiamata alle arti: se non riesce a reclutare qualche volontario disposto ad accogliere il pubblico anche in pausa pranzo, in linea con gli orari di Santa Giulia, il percorso diffuso nelle chiese annunciato da Brescia Musei potrà valere solo part-time: don Francescon­i sta cercando di risolvere il problema, ma i tempi sono strettissi­mi.

«Ho fatto presente al parroco di sentire gli alpini, il Fai: tutte le organizzaz­ioni dove di fatto si fa volontaria­to» fa sapere monsignor Giacomo Canobbio. «È importante tener presente il valore della chiesa e del suo capolavoro». Fondamenta­le anche per la mostra che, altrimenti, rischiereb­be di perdere (per qualche ora al giorno) il pezzo forte.

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