Corriere della Sera (Brescia)

Cape, l’anno scorso 1,8 milioni agli edili

Il bilancio dell’ente bilaterale. Gli obiettivi: «Continuare a fare welfare e contrastar­e l’illegalità»

- Roberto Giulietti

La Cassa assistenzi­ale paritetica edile (Cape) chiude il bilancio 2017 con 1,8 milioni di euro erogati a lavoratori e imprendito­ri edili, un monte ore salari in risalita da due anni e rilancia. Con più di un obiettivo.

Il primo è quello di ricordare la lunga storia che l’ente bilaterale ha alle spalle: «La Cape è infatti attiva in provincia di Brescia da settanta anni — ha ricordato il presidente Fabio Rizzinelli — con una precisa missione: quella di fare welfare» fornendo prestazion­i ai dipendenti delle imprese edili e alle loro famiglie che vanno dal pagamento delle tredicesim­e e delle ferie, dall’aver mandato in vacanza oltre 32 mila ragazzi alle prestazion­i sanitarie come le visite oculistich­e o le cure dentistich­e. Con una media che si aggira attorno ai 1.800 euro per lavoratore. Una mutualità diffusa che il neo segretario degli edili della Cisl, Sara Piazza, considera da «consolidar­e e diffondere a tutti i lavoratori» e che per Rizzinelli è «un modello ma allo stesso tempo un’esigenza per una tipologia di lavoro come quello nell’edilizia». A ricordarlo una campagna di comunicazi­one imperniata graficamen­te su un casco rivestito da un giornale: «Un messaggio che mette in risalto l’importanza che ha la sicurezza di quei 16 mila dipendenti che lavorano nelle attuali 2.700 imprese edili bresciane e per i quali puntiamo ad una formazione costante e continua fornita dal sistema edile bresciano — ha ricordato Rizzinelli. Allo steso tempo si vuole richiamare la tradizione di quando i muratori si coprivano il capo con la “barchetta” fatta con i fogli di giornale».

Ma l’obiettivo della nuova comunicazi­one dell’ente paritetico non è rivolto esclusivam­ente a lavoratori e imprendito­ri edili. «La prossima settimana sarà operativa “Check” — ha dichiarato Rizzinelli — la piattaform­a dedicata ad una platea più vasta come quella dei profession­isti del settore: architetti, ingegneri e geometri ma anche per i cittadini. Lo scopo è quello di poter monitorare l’andamento dei cantieri in modo trasparent­e fornendo tutta quella serie di informazio­ni necessarie a tutelare i committent­i con semplicità e trasparenz­a».

E tra gli obiettivi della Cape c’è anche il rilancio di quel protocollo sulla legalità siglato lo scorso anno con il Comune di Brescia e più recentemen­te con la Provincia per «estenderlo a tutti i comuni bresciani — ha sottolinea­to il vice presidente della Cape, Roberto Bocchio — Uno degli strumenti più efficaci che l’ente paritetico ha messo in campo, primo in Italia, per combattere la concorrenz­a sleale tra imprese» e «mettere fuori dal mercato chi non rispetta le regole tutelando allo stesso tempo le imprese iscritte alla cassa assistenzi­ale» gli ha fatto eco il collega degli edili della Cgil, Angelo Ardesi.

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Sicurezza Tra gli obiettivi del Cape la tutela delle condizioni di lavoro

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