Mari, una «Suor Angelica» dedicata a Dessì
Grande successo per il soprano bresciano Marta Mari, applauditissima nei panni di Suor Angelica, nell’omonimo capolavoro di Giacomo Puccini, in scena al teatro Lirico di Cagliari. Per Marta Mari si tratta anche del primo ruolo in assoluto da protagonista su un importante palcoscenico operistico.
Diretta da Donato Renzetti, in un allestimento a firma del regista Denis Krief, la giovane cantante ha ottenuto questo ingaggio in seguito alla vittoria, lo scorso anno, al concorso Giusy Devinu, intitolato alla famosa cantante sarda prematuramente scomparsa. E a un’altra grandissima interprete, anche lei purtroppo mancata nel pieno della sua carriera, Marta Mari ha idealmente dedicato questo debutto: Daniela Dessì, sua indimenticabile maestra.
«Sono felicissima — dice la cantante —: il ruolo non è per me pesante dal punto di vista vocale, ma psicologico. Finisco ogni recita piangendo, perché si tratta di un personaggio straordinario, che emoziona moltissimo anche noi interpreti». Katia Ricciarelli non è mai riuscita a cantarle quest’opera in teatro per la troppa commozione: «Forse perché sono anche io mamma, ho sempre pensato a Suor Angelica come a una donna estremamente forte - dice Marta Mari-. In questo spettacolo vivo la musica in crescendo e il momento che amo di più giunge alla fine, quando Angelica prega la Madonna e le chiede di salvarla: le parla da madre a madre. È qui che piango».
Puccini, il compositore al quale Marta ha dedicato la sua tesi per il diploma al conservatorio Luca Marenzio, resta quindi saldamente nel destino della cantante: in un piccolo ruolo di «Madama Butterfly» calcò per la prima volta le scene, con protagonista Daniela Dessì.
L’ultima delle tre recite è in programma sabato sera. Una ulteriore soddisfazione arriva dal mensile «L’Opera» che dedica la copertina del numero di marzo proprio a Marta Mari nei panni di Suor Angelica.