Corriere della Sera (Brescia)

A Lenno sulla tomba di Muggiani Il pittore che 110 anni fa fondò l’Inter

Una lapide e il simbolo nerazzurro: «Il legame con la nostra comunità è indelebile»

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COMO Una tomba nel piccolo cimitero di Lenno, sul lago di Como. Una lapide con un logo inconfondi­bile: il blu, il nero e l’oro delle stelle. Passerà anche da qui oggi la celebrazio­ne del traguardo dei centodieci anni di storia del Football Club Internazio­nale Milano, sempliceme­nte l’Inter per milioni di tifosi. Sotto questo marmo riposa, dal 1938, l’ideatore del simbolo per eccellenza dei nerazzurri, il pittore Giorgio Muggiani.

«Per noi nerazzurri è uno dei soci fondatori», si legge nel ritratto ufficiale di Muggiani che compare sul sito dell’inter. E dire che il legame tra il pittore con il mondo del calcio era iniziato con ben altri colori. «Era un socio del Milan Football and Cricket Club, insomma il Milan — ricorda l’ex sindaco di Lenno Giovanni Botta, interista doc che negli anni ha contribuit­o a tenere vivo il ricordo di Giorgio nella comunità comasca —. Per una serie di contrasti con il presidente di allora con altri soci si staccò dalla società e contribuì a dar vita alla nuova squadra».

I fondatori della nuova società calcistica si affidarono proprio a Giorgio Muggiani per ideare il logo diventato poi il simbolo dell’Inter. «Era il suo lavoro, faceva il pittore e ideava anche campagne pubblicita­rie, penso che fu naturale per lui occuparsi dello stemma della squadra», dice Botta. Il pittore, primo segretario dell’Inter, non impiegò molto a ideare il logo dell’Internazio­nale, le sigle «FCIM» intrecciat­e in un campo oro, chiuso da due cerchi, uno nero e uno azzurro, il colore della notte e del cielo. «Nel marzo 1908 — è scritto nella storia ufficiale della società —, quello era, nel dialetto milanese, el distintiv che se poo minga legg, cioè il distintivo che non si può leggere. Ma in 110 anni di

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