Crimi: «Miliardi sperperati decida il nuovo governo»
La Lega: «Più dialogo per limitare i danni»
bypassata sempre di più». Gli fa eco il deputato M5s Claudio Cominardi: «Il recente incidente ferroviario di Pioltello dovrebbe invitare tutti a una riflessione profonda e ad una maggiore responsabilità: sarebbe senz’altro più utile e intelligente destinare i miliardi di euro del Tav al trasporto pubblico locale».
Ma se si rinunciasse al progetto lo Stato non si troverebbe sostanziose penali da pagare a CepavDue? Risorse che sarebbero sottratte dai possibili investimenti sul trasporto pubblico? «Premesso che le penali le farei pagare a politici e amministratori che hanno fatto scelte scriteriate sulla pelle dei cittadini — ribatte Crimi — va detto che non è impossibile evitarle. Non c’è da calcolare solo il prezzo dell’opera ma dall’altra parte andrebbero conteggiati i danni all’ambiente ed i disagi subiti per anni dalle aziende e dalle comunità locali». Ferrovie dello Stato però ha promesso che, una volta liberata la linea storica, questa verrà potenziata con treni metropolitani e nuove fermate, nell’interesse appunto delle comunità locali. «Facciamo il contrario: partiamo dal potenziamento delle linee minori — chiude Crimi —. Io ho imparato a non fidarmi più delle promesse altisonanti». E infine l’appello ai tanti parlamentari della Lega, che come i 5 Stelle ha trionfato alle elezioni: «Mi aspetto che anche loro pretendano uno stop temporaneo all’opera, fino a quando non saranno ridefinite le priorità di governo. Tra quelle della Lega non c’è la Tav».
E per la Lega parla il neo deputato Paolo Formentini, che è anche segretario provinciale nonché vicesindaco di Desenzano (unico comune ad essere ricorso al Tar contro il progetto Tav): «Non sono un NoTav ma nemmeno un sostenitore dell’opera. Ma non posso non constatare che siamo in una fase molto avanzata dell’iter: farei solo propaganda se dicessi che si può ancora fermare. L’abbiamo chiesto a suo tempo ai governi di centrosinistra, che non ci hanno ascoltato». Formentini ricorda le tante mozioni a firma sua e della Lega (tutte cadute nel vuoto) per spostare il tracciato a sud delle colline moreniche, tutelando così una zona molto delicata dal punto di vista ecologico e turistico. Ora però chiede che «siano ridotti al minimo i danni per il territorio. I comuni devono essere coinvolti, si devono concertare i lavori per arginare le conseguenze negative, da quelle sul reticolo idrico minore a quelle sulla viabilità. A questo serve il ricorso al Tar di Desenzano».