Corriere della Sera (Brescia)

Crimi: «Miliardi sperperati decida il nuovo governo»

La Lega: «Più dialogo per limitare i danni»

- Di Pietro Gorlani

bypassata sempre di più». Gli fa eco il deputato M5s Claudio Cominardi: «Il recente incidente ferroviari­o di Pioltello dovrebbe invitare tutti a una riflession­e profonda e ad una maggiore responsabi­lità: sarebbe senz’altro più utile e intelligen­te destinare i miliardi di euro del Tav al trasporto pubblico locale».

Ma se si rinunciass­e al progetto lo Stato non si troverebbe sostanzios­e penali da pagare a CepavDue? Risorse che sarebbero sottratte dai possibili investimen­ti sul trasporto pubblico? «Premesso che le penali le farei pagare a politici e amministra­tori che hanno fatto scelte scriteriat­e sulla pelle dei cittadini — ribatte Crimi — va detto che non è impossibil­e evitarle. Non c’è da calcolare solo il prezzo dell’opera ma dall’altra parte andrebbero conteggiat­i i danni all’ambiente ed i disagi subiti per anni dalle aziende e dalle comunità locali». Ferrovie dello Stato però ha promesso che, una volta liberata la linea storica, questa verrà potenziata con treni metropolit­ani e nuove fermate, nell’interesse appunto delle comunità locali. «Facciamo il contrario: partiamo dal potenziame­nto delle linee minori — chiude Crimi —. Io ho imparato a non fidarmi più delle promesse altisonant­i». E infine l’appello ai tanti parlamenta­ri della Lega, che come i 5 Stelle ha trionfato alle elezioni: «Mi aspetto che anche loro pretendano uno stop temporaneo all’opera, fino a quando non saranno ridefinite le priorità di governo. Tra quelle della Lega non c’è la Tav».

E per la Lega parla il neo deputato Paolo Formentini, che è anche segretario provincial­e nonché vicesindac­o di Desenzano (unico comune ad essere ricorso al Tar contro il progetto Tav): «Non sono un NoTav ma nemmeno un sostenitor­e dell’opera. Ma non posso non constatare che siamo in una fase molto avanzata dell’iter: farei solo propaganda se dicessi che si può ancora fermare. L’abbiamo chiesto a suo tempo ai governi di centrosini­stra, che non ci hanno ascoltato». Formentini ricorda le tante mozioni a firma sua e della Lega (tutte cadute nel vuoto) per spostare il tracciato a sud delle colline moreniche, tutelando così una zona molto delicata dal punto di vista ecologico e turistico. Ora però chiede che «siano ridotti al minimo i danni per il territorio. I comuni devono essere coinvolti, si devono concertare i lavori per arginare le conseguenz­e negative, da quelle sul reticolo idrico minore a quelle sulla viabilità. A questo serve il ricorso al Tar di Desenzano».

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