Lovisetti e Squassina, la strana coppia a teatro
Non ha un nome, né una sede né uno statuto. È formata da due persone tanto intelligenti quanto brave: Maurizio Lovisetti e Daniele Squassina. Ecco una compagnia teatrale nata per caso, specializzata in racconti musicali. Musicali ed illustrati visto che la regia riserva agli occhi proiezioni di opere d’arte legate al tema trattato. I risultati del duo stupiscono. Dall’ottobre 2010 hanno messo in scena undici racconti musicali. Anche se molto richiesti sono stati proposti solo una settantina di volte per due circostanze. Squassina, attore professionista, spesso è impegnato per mesi. Lovisetti, avvocato e dottore di ricerca in Diritto tributario è spesso in giro per l’Italia a tener lezioni ai segretari comunali su come districarsi tra le leggi. La formula scelta cambia poco. Squassina è secondo copione personaggio o semplice narratore. A Lovisetti la parte musicale. Diplomato in chitarra classica passa da quella (a 6 o 12 corde) alla resofonica, dall’acustica all’elettrica. Dovesse servire la balalaika o la tiorba, il banjo o il liuto per il musicista fa lo stesso. Alle spalle del duo su grande schermo vengono proiettate immagini scelte con rigore da Lovisetti. Con poco sono nati spettacoli raffinatissimi. Ora è in prova Il prestigiatore di Dio: vita dell’alchimista, ingegnere, illusionista ebreo Abramo Colorni, conteso dai Gonzaga, dagli Este e dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo. Intanto si replica Il filosofo e la regina, ovvero Cartesio convocato alla corte di Cristina di Svezia. Per l’occasione il duo s’è allargato alla brava Annalisa Santini. Sbaglia chi pensa a testi noiosi adatti a barbogi e sapientoni. L’ora di spettacolo scorre via che è un piacere per l’abilità narrativa (oltre che musicale) di Lovisetti e per la versatilità di Squassina nel cambiare i toni modulando la voce. Una accurata preparazione fa il resto. Quando l’attore, nei panni di matematico, si è esibito in un’università, il pubblico ha preso le battute per autentiche spiegazioni di scienziato. Subito è stato invitato a dare ai presenti il tu in uso fra colleghi. Lovisetti di solito pesca nel classico. Quando si svaga racconta come il banjo africano si trasformi in America. Ecco allora Immagini e suoni d’America. Molti altri titoli sono nel repertorio della compagnia teatrale senza nome. Il più famoso è nato elaborando un noto proverbio italiano: «Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere». Cui segue graffiante risposta: «Il contadino che non è minchione lo sa da un pezo quanto sono buone».