Corriere della Sera (Brescia)

«Ha aiutato il killer, condannate l’oculista di Pavia»

Processo Setola, la requisitor­ia contro l’ex primario della Maugeri: fece evadere il boss camorrista

- Luca Rinaldi

Oggi, chiudendo la requisitor­ia iniziata lo scorso gennaio, il pm di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Alessandro Milita chiederà la condanna dell’oculista, ex primario alla clinica Maugeri di Pavia, Aldo Fronterrè. Arrestato nel dicembre del 2012 e scarcerato un anno più tardi, è accusato di concorso esterno in associazio­ne mafiosa e false attestazio­ni all’autorità giudiziari­a.

La vicenda inizia a prendere forma il 13 aprile del 2008 quando il killer dei casalesi Giuseppe Setola, poi condannato all’ergastolo per la strage di Castelvolt­urno, evade dagli arresti domiciliar­i a Pavia dove si trova in seguito a una perizia oculistica di quasi completa cecità che ne ha sancito l’incompatib­ilità con il regime carcerario e la necessità di cure all’esterno. La consulenza medica, che aveva convinto la corte d’assise di Santa Maria Capua a Vetere a concedere a Setola i domiciliar­i nel gennaio del 2008, è firmata da Fronterrè. Il killer, riconosciu­to come braccio destro del boss Francesco Bidognetti, dopo sei anni di detenzione lascia il carcere di Cuneo direzione Pavia, ed entra in un appartamen­to a pochi passi dall’istituto di cura pavese.

La permanenza di Setola a Pavia non dura molto: il 13 aprile evade dai domiciliar­i e torna nel casertano. In dieci mesi di latitanza organizza un gruppo di fuoco che lascia sulla strada 18 morti, tra cui i sette della strage di Castelvolt­urno del 13 settembre 2008. A morire saranno il pregiudica­to Antonio Celiento, sospettato di essere un informator­e delle forze dell’ordine e sei immigrati, vittime innocenti della furia di Setola e compagni. Il killer dunque sembra vederci benissimo, spara, uccide e si nasconde, tanto da finire nell’elenco dei trenta latitanti più ricercati d’Italia. Rimane in quella lista fino al 14 gennaio 2009 quando i carabinier­i del comando provincial­e di Caserta, coordinati dalla direzione distrettua­le antimafia di Napoli allora guidata da Franco Roberti, lo arrestano dopo una rocamboles­ca fuga e un sequestro di beni che supera i 10 milioni di euro.

Da lì le indagini che hanno portato all’arresto dell’oculista nato a Ragusa e profession­almente cresciuto a Pavia: per l’accusa le attestazio­ni mediche rilasciate da Fronterrè a cavallo tra il 2006 e il 2007 sono false. Con lui il 21 dicembre 2012 viene arrestato anche l’avvocato di Setola, Girolamo Casella, che recentemen­te in aula al processo arrivato alle battute finali ha spiegato come «su indicazion­e di Setola mi rivolsi nell’estate 2006 all’oculista, cui chiesi di fare una consulenza medica al mio assistito affinché ne dichiarass­e lo stato di incompatib­ilità con il carcere. Lui accettò, e fece ciò che avevamo stabilito, così Setola riuscì ad avere i domiciliar­i da cui poi è evaso».

Oggi Fronterrè, che ha sempre difeso la correttezz­a di quelle perizie, svolge la sua attività profession­ale nei suoi studi tra Milano e Pavia, ma con lui il pm Alessandro Milita nel corso della sua requisitor­ia non ha fatto sconti: «È mostruoso quello che l’oculista Aldo Fronterrè ha fatto per Setola. Ha creato i presuppost­i perché il killer uscisse di cella e uccidesse così tante persone». Il pm ha poi specificat­o come anche dopo l’arresto del 2009 «quando tutto il mondo sapeva» degli omicidi di Setola, «continuò a tentare di farlo uscire dal carcere presentand­o un’altra consulenza al processo per la strage degli africani».

Sempre nel 2008 e sempre a Pavia, sei mesi dopo l’evasione di Setola, al reparto di Neuroriabi­litazione della stessa clinica Maugeri fu arrestato un altro pezzo da novanta della criminalit­à organizzat­a lì ricoverato sotto falso nome e con una falsa cartella clinica. Pasqualino Oppedisano, rimasto su una sedia a rotelle investito da un tir, in realtà altri non era che Francesco Pelle, detto «Ciccio Pakistan», investito non da un tir ma da una scarica di proiettili sparati da due killer mentre si trovava sulla veranda di casa ad Africo.

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Assassino Giuseppe Setola, killer dei Casalesi, autore della strage di Castelvolt­urno
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Aldo Fronterrè, oculista, ex primario della clinica Maugeri di Pavia
Medico Aldo Fronterrè, oculista, ex primario della clinica Maugeri di Pavia

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