Mariotti coi giovani dell’Accademia
I loro predecessori hanno suonato con Noseda, Gatti e Luisi, loro iniziano con un altro direttore di primissimo piano. Stasera il palco del Piermarini accoglie la nuova orchestra dell’Accademia della Scala: dopo i due anni canonici, i giovani che vi suonavano hanno terminato il loro percorso di perfezionamento e ora tocca ad altri 70 talenti (su 400 selezionati) tra i 18 e i 26 anni, provenienti da dieci nazioni, formare l’orchestra dell’Accademia, sempre più protagonista di progetti ambiziosi. Il concerto di stasera (ore 20, Teatro alla Scala, € 20-440 euro, tel. 338.12.35.43) è promosso dal Rotary, che ha siglato un accordo annuale con l’Accademia per promuoverne le attività; il ricavato andrà in parte a favore di «Polio Plus», campagna per l’immunizzazione dei bambini contro il virus della poliomielite. Sul podio Michele Mariotti, trentottenne maestro sempre più lanciato nel firmamento soprattutto operistico: la «Bohème» con cui ha aperto la stagione del Comunale di Bologna è stata una rivelazione, in questi giorni è applaudito alla Scala per «Orphée et Euridice» di Gluck col tenorissimo Florez. Stasera si cimenta in un repertorio tutto orchestrale, con l’ouverture dall’«Egmont» di Beethoven e due sinfonie di Schubert, la terza e l’«Incompiuta».