Gli nega i soldi per comprare droga Nipote uccide il nonno a coltellate
Cantù, la fuga del giovane è durata alcune ore. L’arresto in un hotel di Novedrate
CANTÙ (COMO) Nonno Giovanni era il suo punto di riferimento da sempre. Lo aveva cresciuto e lo aveva riaccolto in casa anche dopo un periodo in carcere. Venerdì sera Luca ha afferrato un coltello da cucina e lo ha colpito più volte, fino a ucciderlo, forse dopo un rifiuto all’ennesima richiesta di denaro. Il pensionato, 78 anni, è morto nella sua casa di Cantù. Il nipote, 26 anni, ha vagato in stato confusionale ed è stato fermato dai carabinieri nella notte. È accusato di omicidio volontario. Il corpo senza vita di Giovanni Volpe è stato scoperto attorno alle 21.30 di venerdì dal figlio, che era andato a far visita al padre nell’appartamento nella frazione di Vighizzolo in cui viveva con il nipote. L’anziano era a terra, senza vita, ferito da numerose coltellate, morto probabilmente già da alcune ore.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Cantù si sono concentrate subito sul nipote di Giovanni Volpe, Luca, che si era allontanato con l’auto del nonno ed era irreperibile. I militari lo hanno rintracciato alcune ore dopo in un albergo a Novedrate. Era in stato confusionale e quasi certamente sotto l’effetto di alcol e droga. Il ragazzo avrebbe subito ammesso di aver ucciso il nonno e avrebbe fatto riferimento a una discussione, forse legata a una richiesta di denaro. Nonno Giovanni, probabilmente aveva cercato di impedire al nipote di andare ad acquistare altra droga. Luca è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario.
Storico bidello della scuola di Vighizzolo, Giovanni Volpe era molto conosciuto in paese. Gli amici e i vicini ricordano la sua dedizione per quel ragazzo cresciuto con lui, che aveva preso il cognome della mamma, scomparsa da poco, e del nonno, che lo aveva subito accolto e si era sostituito a un padre assente. Rimasto vedovo quando Luca era solo un bambino, Giovanni aveva accudito sia la figlia, alle prese con problemi legati alla droga, sia il nipotino. Qualche anno fa però, anche Luca è finito nella spirale della droga. «Prima era un bravo ragazzo — ricorda in lacrime una vicina —. Ma Giovanni ha continuato a fare tutto il possibile per lui». Arrestato per reati legati allo spaccio, rimesso in libertà pochi mesi fa, Luca è tornato a casa del nonno che ha continuato ad occuparsi di lui. Fino a venerdì sera, quando il ragazzo ha perso completamente il controllo, forse per l’ennesimo, amorevole, rimprovero e ha spento per sempre la voce di Giovanni. «Con tutti i sacrifici che ha fatto, davvero non se lo meritava», ripetono sconvolti i vicini. «Giovanni gli ha fatto da mamma, da papà, da nonno, da nonna — sussurra una donna che abita proprio accanto all’abitazione dei Volpi —. È stato tutto per lui».
La procura di Como ha aperto un’inchiesta sull’omicidio. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cantù con il supporto del reparto operativo di Como. L’arma del delitto sarebbe un coltello da cucina che il ragazzo avrebbe preso direttamente in casa. Domani si svolgerà l’autopsia sul corpo del pensionato, mentre Luca sarà interrogato dal giudice per la convalida. Forse proverà a spiegare quelle coltellate senza un perché a nonno Giovanni.
I vicini «Giovanni aveva fatto da padre e madre al ragazzo. Lo ha cresciuto con amore»