Mantova, a 6 anni dal sisma ricostruita una casa su tre L’allarme per il rischio truffe
L’appello dei sindaci: «La politica non si dimentichi di noi»
Aquasi sei anni dal terremoto del maggio 2012, la ricostruzione è terminata per poco più di una casa su tre (35,6%), lavori ancora in corso per il 29,9%, mentre per il 19,1% l’istruttoria è aperta. Per le altre, il 15,4%, la domanda di fondi è stata respinta o ritirata. Questa la fotografia della ricostruzione post sisma secondo i dati del Commissario regionale delegato per l’emergenza. Il nuovo presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, oltre alla gestione delle risorse, 815 milioni di euro (tra i quali 42 del Fondo di solidarietà della Ue), dovrà scegliere un consigliere delegato sul territorio. Lo chiedono i sindaci dei 14 Comuni del cratere. «Ci auguriamo che sia confermata la struttura commissariale attuale — spiega Simona Maretti, sindaco di Moglia —. Chiediamo anche un delegato che porti le nostre proposte alla politica». Oltre alle istanze di finanziamento respinte e le famiglie fuori casa (130 i contributi di autonoma sistemazione), c’è lo spettro delle truffe nell’assegnazione dei fondi. In Emilia sono scattate denunce anche la scorsa settimana nei confronti di chi avrebbe chiesto denaro per ricostruire edifici in realtà abbandonati. Il sospetto è che qualcosa di simile possa essere avvenuto anche nel Mantovano: «Ho segnalato il caso di una corte agricola a Sermide e la Guardia di finanza si è già attivata», spiega Daniele Biancardi del Comitato verifica ricostruzione. Quanto alle domande legittime, tante si sono perse per strada e non sempre per colpa della macchina pubblica. «Abbiamo avuto qualche rallentamento a causa della scadenza del contratto dei tecnici assunti per la ricostruzione — spiega il sindaco di Quistello Luca Malavasi —, ma all’appello mancano soltanto 15 pratiche su 224. Purtroppo molte persone si sono affidate a studi tecnici non attrezzati». «Quando sono arrivati i fondi, mi sono rivolto al Comune — racconta Dario Ghidoni, di Quistello —, ma la mia domanda non c’era. Il geometra aveva sbagliato a presentarla. Me ne sono accorto nell’aprile 2015, troppo tardi. Sa cosa brucia di più? Che la via in cui abito confina con l’Emilia, dove i termini sono rimasti aperti più a lungo. E, a venti metri dalla mia, vedo le case sistemate».
I casi sarebbero decine. La speranza è che si riaprano le finestre di finanziamento. «Delle prime case per le quali non è stata presentata domanda si occuperà il nuovo Commissario — spiega il responsabile della struttura commissariale Roberto Cerretti —. I fondi ci sono ma serve un’ordinanza da 50 milioni di euro per sbloccarli». A Mantova il sisma ha danneggiato molte aree di Palazzo Ducale e del Castello. In autunno partiranno i lavori su tre delle quattro torri (la quarta, già ristrutturata, ospita la Camera degli Sposi di Mantegna). Impalcature, almeno fino a fine anno, anche sulla Torre della Gabbia e sul Palazzo del Podestà.