Corriere della Sera (Brescia)

C’era una volta la fabbrica

«Qui si respira un’atmosfera antica Il quartiere ha saputo rinnovarsi senza tradire le bellezze originarie»

- Silvia Icardi

Una zona di Milano atipica, in cui natura e costruito si fondono a ogni passo, dove lo scorrere lento dell’acqua sembra imprimere a ogni attività un ritmo più cadenzato, in cui la storia passata è legata a filo doppio alle attività di oggi, innovative e all’avanguardi­a. Siamo a sud-ovest di Milano, lungo il Naviglio Grande, in quell’area compresa simbolicam­ente tra due ponti di ferro, quello della ferrovia all’altezza di viale Cassala e quello mobile di fronte all’ex stabilimen­to della Richard Ginori. L’associazio­ne territoria­le Around Richard riunisce persone che vivono e lavorano nella zona, commercian­ti, artigiani e creativi, oltre ad associazio­ni culturali, artistiche e sportive. Insomma tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno qui un pezzo di cuore. «Tra queste strade si respira un’atmosfera antica e familiare, quasi da paese, nonostante la vicinanza al centro, e pare che tutti si conoscano mentre la frenesia tipica milanese sembra non esistere», racconta Nicoletta Cicalò, vicepresid­ente di Around Richard e titolare di MeltingPoe­t laboratori­o-vetrina dove crea i suoi «bijoux narrativi». «Valorizzar­e l’area, fare rete, indicare obiettivi comuni, attivare sinergie, sono questi gli obiettivi che ci siamo posti». Qui convive un mix eccezional­e come spiega uno dei consiglier­i Antonio Schiavano fotografo e fondatore di 10 Watt: «Si mescolano tradizione e innovazion­e, natura e modernità, buon vivere e dinamismo. È un’area riservata ma culturalme­nte fertile ed economicam­ente concreta, come nel più puro stile milanese. Ora vogliamo valorizzar­e tutto questo e connettere le tante energie presenti».

L’area è ricca di elementi iconici: gli ex stabilimen­ti della Richard Ginori in via Morimondo oggi sede di showroom e loft dove fioriscono profession­i creative, la chiesetta di San Cristoforo che in epoca medioevale dava il benvenuto ai sovrani stranieri prima del loro ingresso entro le mura, le tre società di canottaggi­o con il loro indotto di attività ricreative e sportive, le innovative location delle vie Watt, Lombardini e Pestalozzi occupate da marchi di tendenza, il Giardino Nascosto di via Brugnatell­i riqualific­ato dal Comitato Ponti. Ma la cosa che più affascina è proprio la grande capacità dell’area di trasformar­si nel tempo: vecchie cascine hanno ospitato negli anni Settanta pittori bohemién e oggi accolgono tatuatori hipster, mentre fabbriche dei primi del Novecento sono riconverti­te in spazi affascinan­ti sedi di brand di moda e agenzie di comunicazi­one. Il tessuto minuto che collega tutto questo si compone di bar, bistrot e ristoranti (come lo stellato Lume in via Watt 37, il sostenibil­e VersoVerde, la romantica Osteria del Sognatore). E poi negozi, botteghe e laboratori artigiani per tutti i gusti e tutte le tasche. Infine ancora una volta una serie di ponti — sette in totale — che collegano la «rive gauche» del Naviglio, luogo ideale per chi ama correre o pedalare con i suoi 7 km di pista ciclabile, alla «rive droite» cioè Lodovico il Moro, dorsale pulsante di vita cittadina.

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 ??  ?? RomanticaL­a piccola chiesa di San Cristoforo che in epoca medioevale dava il benvenuto in città ai sovrani stranieri (servizio fotografic­o Matteo Corner/LaPresse)
RomanticaL­a piccola chiesa di San Cristoforo che in epoca medioevale dava il benvenuto in città ai sovrani stranieri (servizio fotografic­o Matteo Corner/LaPresse)
 ??  ?? Schierati I soci di Around Richard; in alto la storica Società Canottieri Milano e sotto casette ristruttur­ate nel villaggio ex Richard Ginori
Schierati I soci di Around Richard; in alto la storica Società Canottieri Milano e sotto casette ristruttur­ate nel villaggio ex Richard Ginori

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