Tavoli e tazze da tè vanno all’asta gli arredi del Ritz
Quando aprì, nel 1898, fu il primo al mondo con telefono, elettricità e vasca da bagno in ogni stanza. All’Hotel Ritz (dal nome del proprietario Cesar Ritz), monumentale edificio che affaccia sulla meravigliosa place Vendôme di Parigi, Coco Chanel visse in una suite di tre stanze per 34 anni; Marcel Proust vi scrisse una parte della sua «Recherche» ed Ernest Hemingway, armato di fucile e alla testa di un gruppo di militari, liberò il bar e poi ordinò champagne per tutti. Fu anche l’hotel preferito di Audrey Hepburn e Maria Callas e quello dove Dodi Al Fayed, il cui padre ne era diventato proprietario dal 1979, passò l’ultima notte con lady Diana. Ma queste sono solo alcune delle storie associate a un luogo ormai mitico di Parigi. E siccome i miti devono continuare a rinnovarsi, quattro anni fa l’edificio è stato chiuso per un radicale restauro in seguito al quale molti arredi sono stati dismessi. Circa 10 mila andranno all’asta nella capitale francese nel mese di aprile, ma intanto stanno facendo un tour internazionale di presentazione che parte proprio da Milano. Da martedì 20 a domenica 25, quattordici lotti sono visibili a Palazzo Crespi, in corso Venezia 22, allestiti dalla decoratrice d’interni Fede Lorandi. Tavoli, servizi da tè e caffè in porcellana, letti, lampadari, orologi da tavolo e tappezzerie per un tocco di lusso parigino. E cercando bene nel catalogo dell’asta, è possibile trovare anche pezzi accessibili da acquistare e portare a casa. (fr. bon.)