Le coinquiline della Germani vedono la A1
Lontane dagli occhi, ma non dal cuore di una città che ha adottato la pallavolo negli anni Novanta, quando i cugini della pallacanestro erano scomparsi. Ora, guarda il destino, volley femminile e basket maschile bresciano si sono ritrovati condividendo le stessa mura. Quelle del Pala George, di Montichiari, che ha accolto da quest’anno anche la Millenium Brescia, targata Savallese e giunta all’ultima curva di una stagione esaltante. Anche i meno attenti alle vicende pallavolistiche, nell’ultimo periodo, hanno messo nel radar il campionato di Serie A2 femminile dove la società, trainata dalla passione della famiglia Catania (Roberto, il patron, si è avvicinato alla pallavolo quando la figlia Lucrezia era giocatrice; ora è diventata manager amministrativo del club), è ora a un punto dal primo posto: «Quasi un miracolo sportivo – spiega Emanuele, anima del club, al vertice della triade dei Catania – se si pensa che la nostra è l’unica squadra in cui nessun dirigente è pagato. Anzi, mettiamo i soldi per far quadrare i conti». Sorpassare la capolista Cuneo significherebbe promozione diretta senza passare dai play off: «Non era nei programmi, ma adesso siamo in ballo e abbiamo intenzione di ballare. Abbiamo trovato la quadratura con l’innesto di una stella come Simona Gioli, che di qualche compagna potrebbe essere la madre ma a Montichiari è tornata a respirare aria di casa». Stasera, a Caserta, la Savallese cerca altri tre punti pesanti mentre Cuneo è attesa dall’ostico Collegno. La freccia è già inserita, «poi la cima Coppi sarà alla penultima giornata in casa del Club Italia». E il Pala George pian piano si sta riempiendo anche per queste ragazze, nomadi non per scelta: «Abbiamo iniziato a San Polo, poi a Folzano, quindi a Bagnolo prima di Montichiari». La prossima fermata, in caso di balzo in Serie A1, non può che essere l’Eib (la società attende, a fine stagione, un cenno da parte del Comune). Le pari opportunità valgono anche, soprattutto, nello sport. (lu.ber.)