Corriere della Sera (Brescia)

Tonali, un «bambino» senza freni

Compirà 18 anni l’8 maggio, tra i minorenni ha il record di gioco: 567 minuti

- Luca Bertelli

Sandro Tonali, classe 2000, 18 anni da compiere l’8 maggio prossimo, il bambino prodigio che riesce ad essere l’uomo del giorno a Brescia persino quando è lontano e indossa la maglia della nazionale. Mercoledì ha debuttato con l’Italia Under 19, giocando 17 minuti nel primo dei tre incontri ravvicinat­i. Tonali è per distacco il primatista per minuti giocati, ben 567, cifra destinata a gonfiarsi nei prossimi due mesi prima della fine del campionato.

Quando le parole non bastano più, arrivano in supporto i numeri. Si parla di Sandro Tonali, classe 2000 (la prima cifra da annotare), 18 anni da compiere l’8 maggio prossimo, il bambino prodigio che riesce ad essere l’uomo del giorno a Brescia persino quando è lontano e indossa la maglia della nazionale. Mercoledì ha debuttato con l’Italia Under 19, giocando 17 minuti nel primo dei tre incontri ravvicinat­i — contro la Grecia è arrivata una vittoria — dai quali dipenderà la qualificaz­ione all’Europeo di categoria in programma in Finlandia dal 16 al 29 luglio; sugli spalti, per lui, c’erano addirittur­a gli osservator­i del Bayern Monaco, la scorta di talent scout italiani era finita da tempo. Del resto, il calcio nostrano non è fatto per i giovani. Tra i minorenni che militano in club profession­istici, oggi (Moise Kean del Verona ha compiuto la maggiore età il 28 febbraio), Tonali è per distacco il primatista per minuti giocati, ben 567, l’altra cifra da annotare e destinata a gonfiarsi nei prossimi due mesi di campionato. Alle sue spalle c’è Pietro Pellegri, in campo 283 minuti nel Genoa prima di essere ceduto a peso d’oro (25 milioni) al Monaco. Dietro questo tandem, solo gli scampoli di qualche giovane comparsa in Serie C, a riprova che l’Italia è un paese per vecchi in tutte le categorie: Calogero Minacori dell’Akragas, ultimissim­o in classifica, ha colleziona­to 57 minuti e gli bastano per stare sul podio. Il raffronto con i grandi talenti nati negli anni Settanta vede Tonali ancora in testa: Totti prima dei 18 anni aveva giocato 363 minuti da profession­ista, Buffon arrivò a 540, Pirlo a 295, tutti con la maglia del Brescia dove, tra i minorenni, la leadershsi­p spetta a Roberto Baronio che per tre mesi ha allenato in Primavera il suo erede: i 1038 minuti in campo da diciassett­enne, nell’autunno del 1995, potrebbero essere battuti da Tonali entro maggio, mentre Corini (632’) e Salamon (631’) sono già nel mirino. Domani, a Bari, il baby fenomeno mancherà. Al suo posto, tra i «millenials», ci sarà Mattia Viviani che ieri ha sottoscrit­to un triennale. Ma non potrà certo essere la soluzione, nello stadio più caldo di tutta la Serie B.

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