Corriere della Sera (Brescia)

Loggia 2018: Civica Beccalossi per Paola Vilardi

La volevano candidata sindaco, ma lei rifiuta

- Di Pietro Gorlani

Dopo l’addio a Fratelli d’Italia, Viviana Beccalossi, donna simbolo del centrodest­ra bresciano, starebbe valutando la formazione di una lista civica per tirare la volata in Loggia a Paola Vilardi (FI). I vertici nazionali del centrodest­ra l’hanno anche contattata per chiederle la sua disponibil­ità a candidarsi a sindaco. Ma lei ha rifiutato. L’ex assessore regionale, che ha rotto con il suo partito dopo l’ostracismo ad un suo ingresso nella giunta

Fontana, rimarrà consiglier­e regionale del gruppo misto. Per ora non prenderà nessuna altra tessera di partito, nonostante i corteggiam­enti di Lega e FI. Diversi esponenti del centrodest­ra sono pronti ad appoggiarl­a nel caso corresse con una sua civica.

Viviana Beccalossi in corsa con una sua lista civica a sostegno di Paola Vilardi come candidato sindaco in Loggia. Un’ipotesi germinale ma che già galvanizza grand parte del centrodest­ra bresciano. Lo stesso che dall’altro ieri sta esprimendo solidariet­à all’ex assessore regionale, «costretta» a lasciare il suo partito, Fratelli d’Itali. Beccalossi che, stando a fonti ben informate, è stata contattata dai vertici nazionali del centrodest­ra per convincerl­a ad indossare la casacca di candidata sindaco di Brescia. Incassando però la sua risposta categorica: «No». Innanzi tutto come segno di rispetto nei confronti dell’amica Vilardi. La quale però sarebbe ben contenta d’averla a fianco nella campagna elettorale contro Del Bono.

Il caso Beccalossi in queste ore tiene banco nelle discussion­i dei politici di centrodest­ra (e non solo). Sulla sua bacheca Facebook si moltiplica­no i messaggi di solidariet­à: «Rimani per me, a prescinder­e dalle idee politiche, l’unica vera rappresent­ante della destra bresciana e non solo». Oppure: «L’unico esempio di politico che non fa ciò che gli fa comodo .... grande Viviana». E ancora: «Sei scappata da un prato fiorito e di plastica chiamato Fdi... congratula­zioni sorella». Logico che Forza Italia e Lega sarebbero ben felici di averla tra le loro fila. Quel che è certo, per ora, è che siederà da consiglier­e nel gruppo misto del Pirellone. Non si dimetterà, come chiesto dai vertici lombardi del suo partito. Lei, che in Regione è stata due volte assessore all’Agricoltur­a e, nell’ultimo lustro, al Territorio. Mai sfiorata dagli scandali giudiziari che hanno travolto una buona parte dei suoi colleghi. Stracciata la tessera di Fdi «non ne prenderà un’altra in pochi giorni» ragiona il coordinato­re provincial­e di Fdi, Giampietro Maffoni. Ma quella «passione per la politica» che fa parte del suo dna (sono le parole con le quali ha chiuso la lettera d’addio al partito) la dovrebbe portare presto ad un rinnovato impegno nella sua città. La sua esperienza, il suo profilo istituzion­ale, potrebbero benissimo fare da volano per una lista civica che intercette­rebbe i voti dei «delusi» dai partiti tradiziona­li.

Beccalossi per ora rifugge ogni intervista. Sanguina ancora la ferita ricevuta dal partito. I motivi del suo strappo con Fdi sono noti: i dissapori con la presidente Giorgia Meloni si sono incancreni­ti dopo la sua presa di posizione al referendum sull’autonomia (Beccalossi era per il sì). Pensava di averla «pagata» con la candidatur­a negata in un collegio uninominal­e certo come quello di Palazzolo. Poi ha dovuto subire l’imposizion­e, nella lista delle regionali, della forzista Cristina Almici. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della sua pazienza però è stato l’ostracismo di FdI ad un suo nuovo incarico nella giunta Fontana.

«Una grossa perdita — commenta Maffoni —. Però i forti terremoti creano grandi danni ma possono essere anche occasione di ricostruzi­one e rilancio. Dobbiamo guardare avanti». E gli sgambetti che le ha fatto il partito? «Io ho sempre lavorato senza mai pretendere» risponde indirettam­ente. Sa però che la Beccalossi non lascerà il Pirellone («non ho ricordo di un consiglier­e che si sia dimesso per ragioni analoghe») e assicura l’impegno di Fdi «nel sostenere pancia a terra la candidatur­a di Vilardi a sindaco». Ritroverà anche l’ex compagna di partito alla guida di una civica? «Non lo escludo».

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