Così si abbattono polveri e inertizzano ceneri
Brescia, una delle città con la più alta concentrazione di polveri nell’aria, ha alcune eccellenze nello studio della lotta alle polveri sottili: siano esse sospese nell’aria o concentrate nei filtri a manica del termoutilizzatore. Nel secondo caso il Csmt ha sviluppato il processo Cosmos rice che consiste nell’inertizzare e recuperare le ceneri del camino, che rappresentano un rifiuto speciale e in mancanza di alternative andrebbero smaltite in discariche speciali con costi ingenti. Il processo sviluppato e brevettato dall’Università di Brescia e illustrato a Ningbo da Paolo Colombi giunge a inertizzare queste ceneri mescolandole con polveri di desolforazione e cenere di lolla di riso. In questo modo il tutto può essere avviato in normali discariche per inerti o usato come riempimento per materie plastiche, materiali ceramici o asfalti. Ma le polveri sottili (PM10 e PM 2,5) affliggono non solo l’Italia ma anche la Cina. Nasce da lì la curiosità per il secondo progetto presentato a Ningbo da Paolo Colombi: un materiale denominato basalto (sviluppato dall’Università, laboratorio B+Labnet) applicabile su tetti e edifici e in grado di intrappolare le polveri: una vernice, realizzata riciclando materiali, che le piogge poi lavano.