Corriere della Sera (Brescia)

La nuova vita del Parco Gallo (e della cascina)

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Il Parco Gallo torna un punto di riferiment­o per i bresciani di ogni età. E dove la cucina tipica e ricercata incrocia l’impegno culturale: la Cascina del Gallo è rinata sotto l’egida del Comune, scommetten­do sul binomio tavola-cultura e ridando vita agli spazi su due piani in via Corfù 100, a due passi dalla fermata Brescia Due del metrò. Il progetto #CascinaAlG­allo è stato possibile grazie alla sinergia tra Alborea onlus, l’associazio­ne Cieli Vibranti e lo studio Rizzinelli&Vezzoli. Ieri l’inaugurazi­one, con il sindaco Emilio Del Bono: «Uno spazio amato dai bresciani, la chiusura fu un momento problemati­co». La Cascina Parco Gallo (LaPresse), ora, è un bistrot moderno con wi-fi, caffetteri­a e ristorante, aperto dalle 7 alle 20.30. «La sfida è stata creare una cucina tipica e reinterpre­tata dallo chef — spiega Angelo Maiolo, direttore di Alborea — un menù con eccellenze italiane e internazio­nali». E c’è anche la sala lettura, con quotidiani e riviste. Ma lo spazio conviviale diventa culturale grazie al programma elaborato dai critici musicali Fabio Larovere e Andrea Faini di Cieli Vibranti: la nuova sede dell’associazio­ne, in Cascina, ospiterà corsi, incontri e laboratori di arte, lingue, fotografia. La cifra stilistica è data dall’anteprima di domani alle 18: l’omaggio al maestro Giancarlo Facchinett­i, inaugurazi­one della biblioteca donata dalla famiglia del celebre compositor­e bresciano e resa fruibile a chiunque desideri consultarl­a. La performanc­e musicale vede Daniele Richiedei al violino e Pierangelo Taboni al piano, il gruppo corale Il Labirinto e l’ensemble vocale Sifnos (ingresso libero). I primi lunedì di aprile, maggio e giugno, alle 18.30, sono in cartellone alti momenti culturali: il 9 aprile, il Caffè letterario «I Classici» dai greci e latini al Settecento; il 16, «Casta Diva. Omaggio a Maria Callas»; il 7 maggio con «Napoli» e il 14 con «Ricordando Daniela Dessì» (il programma su www.cielivibra­nti.it). «Bisogna usare due leve contro la microcrimi­nalità — dice il sindaco — la repression­e, perché serve, e la conquista degli spazi con politiche attive e realtà vive, come è accaduto al Parco Gallo. La città sicura è quella dove gli spazi sono vissuti». E condivisi. (a.s.)

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