La Germani non sbaglia e scaccia via i fantasmi Landry schianta Capo
Il rischio più grande di giocare contro un avversario che oggi compie 100 giorni senza vittoria era quello di pensare che bastasse innestare il pilota automatico. Brescia commette questo errore nei primi 10 minuti, ma poi accende l’interruttore della concentrazione e sfruttando la maggiore profondità piega Capo d’Orlando 78-88. In classifica sale così a 30 punti, aspettando le partite di oggi e con una gara ancora da recuperare. L’approccio letargico della squadra di Diana è ben fotografato dai 6 errori nei primi 8 tentativi e soprattutto dai troppi rimbalzi offensivi concessi. Ad approfittare delle amnesie biancoblù è Likhodey che doppia gli avversari sul 16-8 e dopo meno di 6’ è già a quota 10 punti. La replica arriva attraverso qualche folata in contropiede ma il peggior attacco del torneo (70,2 punti di media) archivia il quarto d’apertura con 26 punti (a 17) e il 52% su azione.
Dopo l’1/10 ai liberi con Bologna, la Leonessa sbaglia i primi 5 tiri dalla lunetta ma Moore (10 punti nel 2° quarto) spezza l’incantesimo negativo dopo 11’ e poi con l’aiuto della panchina scrolla il torpore di dosso innescando un parziale di 4-15 (30-32). Il copilota offensivo è Landry, il cui primo tempo, chiuso a 19 punti, è di pura onnipotenza offensiva (saranno 24 alla fine). L’mvp del campionato 2016/17 con 3 canestri consecutivi ipotizza addirittura una fuga (39-44) ma la gara s’innervosisce all’improvviso e i siciliani vanno all’intervallo lungo con 2 punti di margine (47-45). Nei primi 105 secondi della ripresa Michele Vitali confeziona da solo un parziale di 0-7 e dà il là a un periodo in cui con 11 punti è il principale referente in attacco prendendo vigore anche dall’intensità in difesa. Le spallate del numero 31 non intimoriscono la Betaland che rimane in scia (61-62) grazie ad altre fiammate importanti di uno scatenato Likhodey (autore di 24 punti).
Tra i migliori c’è Sacchetti che insieme ad Hunt ispira l’accelerata decisiva di inizio ultimo quarto. Dopo aver subito 13 punti consecutivi, Capo si ridesta con Stojanovic (9 punti, 13 assist e 10 rimbalzi) ma quando Luca Vitali trova il primo canestro su azione partono già i titoli di coda di un match in cui il fattore energia è stato determinante. La Germani condanna Capo d’Orlando alla dodicesima sconfitta consecutiva e fa evaporare le fragilità mostrate nel trittico di sconfitte delle quattro giornate precedenti.