Corriere della Sera (Brescia)

La Germani non sbaglia e scaccia via i fantasmi Landry schianta Capo

- di Michele Gazzetti

Il rischio più grande di giocare contro un avversario che oggi compie 100 giorni senza vittoria era quello di pensare che bastasse innestare il pilota automatico. Brescia commette questo errore nei primi 10 minuti, ma poi accende l’interrutto­re della concentraz­ione e sfruttando la maggiore profondità piega Capo d’Orlando 78-88. In classifica sale così a 30 punti, aspettando le partite di oggi e con una gara ancora da recuperare. L’approccio letargico della squadra di Diana è ben fotografat­o dai 6 errori nei primi 8 tentativi e soprattutt­o dai troppi rimbalzi offensivi concessi. Ad approfitta­re delle amnesie biancoblù è Likhodey che doppia gli avversari sul 16-8 e dopo meno di 6’ è già a quota 10 punti. La replica arriva attraverso qualche folata in contropied­e ma il peggior attacco del torneo (70,2 punti di media) archivia il quarto d’apertura con 26 punti (a 17) e il 52% su azione.

Dopo l’1/10 ai liberi con Bologna, la Leonessa sbaglia i primi 5 tiri dalla lunetta ma Moore (10 punti nel 2° quarto) spezza l’incantesim­o negativo dopo 11’ e poi con l’aiuto della panchina scrolla il torpore di dosso innescando un parziale di 4-15 (30-32). Il copilota offensivo è Landry, il cui primo tempo, chiuso a 19 punti, è di pura onnipotenz­a offensiva (saranno 24 alla fine). L’mvp del campionato 2016/17 con 3 canestri consecutiv­i ipotizza addirittur­a una fuga (39-44) ma la gara s’innervosis­ce all’improvviso e i siciliani vanno all’intervallo lungo con 2 punti di margine (47-45). Nei primi 105 secondi della ripresa Michele Vitali confeziona da solo un parziale di 0-7 e dà il là a un periodo in cui con 11 punti è il principale referente in attacco prendendo vigore anche dall’intensità in difesa. Le spallate del numero 31 non intimorisc­ono la Betaland che rimane in scia (61-62) grazie ad altre fiammate importanti di uno scatenato Likhodey (autore di 24 punti).

Tra i migliori c’è Sacchetti che insieme ad Hunt ispira l’accelerata decisiva di inizio ultimo quarto. Dopo aver subito 13 punti consecutiv­i, Capo si ridesta con Stojanovic (9 punti, 13 assist e 10 rimbalzi) ma quando Luca Vitali trova il primo canestro su azione partono già i titoli di coda di un match in cui il fattore energia è stato determinan­te. La Germani condanna Capo d’Orlando alla dodicesima sconfitta consecutiv­a e fa evaporare le fragilità mostrate nel trittico di sconfitte delle quattro giornate precedenti.

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Aggressivi Ieri sera a Capo D’Orlando si è rivisto il Lee Moore dell’andata (LaPresse)

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