Corriere della Sera (Brescia)

Ctb, ritorno al repertorio e archivio on line nel segno di Borsoni

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Il Ctb riparte dalla propria storia. Parola della presidente Camilla Baresani. «L’immenso materiale d’archivio sarà digitalizz­ato e catalogato rendendo possibile una fruizione agevole». A portata di clic ci saranno «fotografie, recensioni e presentazi­oni, filmati, locandine, manifesti e programmi di sala delle produzioni Ctb e di molti lavori della Loggetta». Ma non basta. Il passato tornerà a vivere anche sulla scena attraverso nuovi allestimen­ti, nuove interpreta­zioni. Nella stagione 2019 sarà ospitato «Il Vangelo secondo Lorenzo», spettacolo di Leo Muscato su don Milani. Sarà solo un tassello del «ventaglio di iniziative intorno a di Mina Mezzadri, che vedeva Renato Borsoni protagonis­ta dello storico spettacolo che suscitò tanto clamore ed entusiasmo in tutta Italia. Un omaggio che cadrà a 50 anni esatti dalla messa in scena», ha detto Baresani. Sempre nel 2019 Luca Micheletti «presenterà a Brescia un Rosmershol­m coprodotto dal Ctb con il teatro Franco Parenti che rielabora il copione dell’originale allestimen­to castriano presentato al Santa Chiara nel 1980». Lo stabile bresciano, insomma, si avvia lungo «un percorso di valorizzaz­ione critica del repertorio, attraverso riallestim­enti originali di grandi spettacoli del passato, rivisitati da giovani artisti di talento». Queste iniziative, insieme al «nuovo avvio del centro studi», sono state annunciate ieri dalla presidente Baresani durante il convegno «Renato Borsoni uomo di teatro» che Ctb e Aab hanno organizzat­o al Sancarlino a un anno dalla scomparsa del fondatore dello stabile bresciano. In scena testimoni e protagonis­ti della stagione di Borsoni al Ctb (1974-1988) e non solo. Il vicesindac­o Laura Castellett­i ha ricordato il lavoro culturale «limpido, libero, provocator­io» di Borsoni. Tino Bino, a lungo presidente del Ctb, ha collocato Borsoni nel novero delle «eccellenze culturali» bresciane del Novecento, mentre Gigi Cristofore­tti ha definito il Ctb borsoniano «un avamposto d’avanguardi­a guidato da un artista». Monica Conti, attrice e regista, ha paragonato Borsoni a «un capo sioux, un grand leader, un grande padre» mentre Nanni Garella lo ha definito un costruttor­e e ideatore di teatri, garante della libertà degli artisti». Ha coordinato i lavori Massimo Tedeschi. Luca Borsoni ha dato voce a un messaggio vibrante di Sandro Veronesi, Luca Bessegato a pagine di Renato Borsoni. Mattinata intensa, tesa, emozionant­e. (r.c.)

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