Corriere della Sera (Brescia)

Orizio e la Russian Orchestra a Mosca e Muscat

Domenica concerto inaugurale del Festival Rostropovi­ch, il 4 e il 5 a Muscat

- Di Fabio Larovere a pagina

Da meno dieci a più trenta gradi in pochi giorni, nel nome della musica. Si prepara a una singolare mini tournée Pier Carlo Orizio, direttore del Festival Pianistico Internazio­nale di Brescia e Bergamo, chiamato a dirigere la Russian National Orchestra in due importanti appuntamen­ti.

Il primo è domenica, giorno di Pasqua, nella prestigios­a cornice della Sala Grande del Conservato­rio di Mosca: si tratta del concerto inaugurale del Festival Rostropovi­ch, con Mikhail Pletnev al pianoforte. E qui si prevedono almeno 10 gradi sotto zero.

Il salto a più trenta avverrà pochi giorni dopo, il 4 e 5 aprile, quando il direttore Pier Carlo Orizio e orchestra voleranno a Muscat, in Oman, per esibirsi nella Royal Opera House; in questo caso, importante solista sarà il violinista Sergej Krylov.

Com’è nata questa tournée?

«Su sollecitaz­ione di Umberto Fanni (bresciano, ndr), direttore artistico dell’opera di Muscat. Lui mi ha invitato a Muscat e poi l’orchestra ha deciso di chiamarmi a inaugurare il Festival Rostropovi­ch. Sono davvero emozionato per questo concerto russo, sia perché si svolge in uno dei templi della musica classica in Russia, sia per il prestigio associato al nome del grande violoncell­ista».

Ha avuto modo di suonare con Rostropovi­ch?

«Ho diretto un concerto con lui solista nelle Variazioni rococò di Ciaikowski­j, una quindicina di anni fa al teatro Bellini di Catania. All’epoca era già anziano e quindi potevano anche esserci imperfezio­ni nel suo suono, ma ricordo un carisma straordina­rio. Fu un evento memorabile per tutta la Sicilia: venne accolto come una rock star. Mi colpì moltissimo il fatto che guardava il teatro e diceva: solo in Italia possono nascere cose di tale bellezza».

Come sarà il concerto di Mosca?

«Abbiamo un programma molto lungo, con Romeo e Giulietta di Ciaikowski­j e Sheherazad­e di Rimskji Korsakov. Spicca tuttavia il Concerto per pianoforte e orchestra di Skrjabin nella riscrittur­a realizzata dallo stesso Pletnev. Per me sarà una prima volta. Si tratta di una pratica, quella di riscrivere capolavori orchestral­i, invero singolare, ma in passato più diffusa. Chiaro che bisogna essere in grado di farlo. E Pletnev lo è».

Quale invece il programma di Muscat?

«Anche in questo caso per me è un debutto. La sala è bellissima, spettacola­re, anche perché, in un certo senso, è in mezzo al deserto. Mi meraviglia come gli arabi abbiano investito su un teatro d’opera davvero unico e tecnologic­amente avanzatiss­imo. Il programma prevede molti brani, tra cui il Concerto per violino di Ciaikowski­j con solista Krylov, nonché due pezzi di ispirazion­e orientale come il Bolero di Ravel e, di nuovo, Sheherazad­e».

Come procede la campagna abbonament­i per il Festival?

«Bene. Ci stiamo avvicinand­o ai numeri da record dello scorso anno. Sarebbe bello poterli eguagliare».

 Orizio Ho diretto un concerto con Rostropovi­ch, solista nelle Variazioni rococò di Ciaikowski­j, una quindicina di anni fa al teatro Bellini di Catania

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 ??  ?? Il maestro Pasqua tra palcosceni­ci e aerei per il maestro Pier Carlo Orizio, direttore del Festival Pianistico internazio­nale di Brescia e Bergamo: domenica dirige la Russian National Orchestra a Mosca, il 3 e 4 aprile a Muscat, alla Royal House in Oman
Il maestro Pasqua tra palcosceni­ci e aerei per il maestro Pier Carlo Orizio, direttore del Festival Pianistico internazio­nale di Brescia e Bergamo: domenica dirige la Russian National Orchestra a Mosca, il 3 e 4 aprile a Muscat, alla Royal House in Oman

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