Giorni di gloria e dolore Ricordando le X Giornate
Una pagina di epica risorgimentale che valse a Brescia il titolo di Leonessa d’Italia. Correva il marzo 1849, sottofinale della Prima guerra di indipendenza, e l’elemento scatenante fu la pretesa che fosse pagata una multa, imposta dal famigerato maresciallo Haynau, detto «la jena», risalente al gennaio precedente per via dell’ostilità dei bresciani al regime austriaco. Il popolo scese in strada inneggiando alla rivolta. In occasione delle celebrazioni per la ricorrenza dell’anniversario de «Le dieci X giornate di Brescia» (nell’immagine un quadro di Joli), il Comune di Brescia e il Ctb organizzano Giorni di gloria, giorni di dolore – un ricordo delle X Giornate. L’evento, a cura di Costanzo Gatta, si svolgerà oggi alle 18 ai piedi del Monumento alla Bella Italia. Protagonisti della rievocazione, sostenuta dalla lettura di testi storici, gli attori Daniele Squassina e Silvia Quarantini, accompagnati dalla fisarmonica di Davide Bonetti. La rivolta, iniziata il 23 marzo, fu innescata anche dalle voci contraddittorie e fuorvianti che provenivano dal fronte: le notizie false di un vittoria delle truppe sabaude si mescolavano ai dispacci veritieri della sconfitta piemontese a Novara. La «fatal Novara» carducciana. I bresciani decisero di non arrendersi agli austriaci, ingaggiando una resistenza per dieci, lunghissimi giorni, con il coinvolgimento della gente, che lottò valorosamente casa per casa e dietro le barricate allestite nei punti chiave della città, mentre gli austriaci, arroccati in Castello, bombardavano il perimetro urbano. Gli insorti, guidati da Tito Speri, riuscirono a battere i nemici in combattimenti episodici, ma al termine del decimo giorno, era il primo aprile, l’insurrezione fu spenta nel sangue, con una repressione violenta: nel complesso furono 378 i civili caduti. La direzione tecnica è a cura di Cesare Agoni. In caso di pioggia l’evento si svolgerà sotto il portico di Palazzo Loggia. Partecipazione gratuita.