Augusta nel tour con Morandi
«È un vero perfezionista, ma è anche molto generoso, gentile ed esigente»
L’agenda di Augusta Trebeschi, quotata vocalist bresciana attualmente in tour con Gianni Morandi, «rischia» di infittirsi esponenzialmente di appuntamenti. Insegnante di tecnica vocale presso l’Ottava di Brescia, Augusta vanta, tra le tante cose, il ruolo di personalità nell’album «Choco Latta», disco di cover italiane riarrangiate e di pezzi inediti scritti da lei. Senza contare la sua collaborazione musicale souljazz nel disco «On the Rhodes» di Vittorio Bianchi nella band Lost in White. L’artista bresciana ha inoltre lasciato il segno a Rockin1000 grazie anche al ruolo non facile di selezionatrice di centinaia di voci che si rinnova ogni anno: nell’estate 2018 allo stadio Franchi di Firenze andrà in scena il concerto That’s Live, dove saliranno sul palco vari artisti in un grande show. Insomma, un’anima serena che segue l’intrigante strada del soul e del jazz (come interprete e cantautrice) ma che mette a disposizione il talento anche quando il popolo italiano chiama a gran voce l’eterno ragazzo Gianni Morandi. E Augusta ci mette del suo accompagnando con sicurezza il big bolognese al centro del palco. Le chiediamo naturalmente di partire proprio dall’esperienza con Gianni.
«Senza dubbio si è trattato di un’esperienza importante, che avrà sviluppi nella super live del 25 aprile all’Arena di Verona e poi... si sta pensando al tour estivo. Insomma, la grande avventura continua».
Ci spiega nei dettagli il successo di questo tour con Morandi?
«Gianni alterna i brani del disco nuovo al repertorio storico di una carriera straordinaria, e il pubblico è tutto per lui. Ti accorgi subito che la gente gli vuole bene. Si ferma sempre quando i fans gli chiedono un autografo o una foto, e non l’ho mai visto sgarbato con nessuno. Dice spesso che il suo successo lo deve alla gente».
Capitolo lavoro. Vanno bene i sorrisi compiaciuti al termine dello show, ma durante le prove vorremmo capire come si rapporta Gianni con lo staff di lavoro.
«Diciamo che Morandi sembra avere 1.800 occhi e di conseguenza non gli sfugge nulla. È molto esigente e vede tutto sul palco, per questo ci raccomanda sempre il massimo approccio professionale durante il concerto, perché dice “Il pubblico vede tutto, anche se voi non ve ne accorgete”. Inoltre ci chiede di essere parte attiva dello spettacolo: io ad esempio ho diverse parti di canto su alcuni brani, e devo ammettere che è davvero impegnativo dal punto di vista fisico e mentale». L’approccio iniziale? «Quando non ci conoscevamo, cercava la mia spontaneità nel brano “Amore”. Ci ha sempre spronato ricordandoci che ogni volta che si sale sul palco bisogna migliorare e metterci un pizzico di impegno in più. Durante le prove non lascia nulla al caso, è un perfezionista di buon orecchio, visti i suoi studi al conservatorio».
Lo descriva in tre parole. «Generoso, gentile, esigente».