Il Brescia rinasce con i suoi bomber e ritrova il sorriso
Serie B Il 2-1 sul Pescara allontana la crisi
Bisognava vincere contro una avversaria diretta per la salvezza e alla fine si è vinto. Con il Pescara al Rigamonti il Brescia ha mostrato di aver ancora un’anima andando a vincere 2-1 un incontro che poteva mettersi male dopo il gol del vantaggio del Pescara firmato da Coulibaly al 24esimo minuto del primo tempo. Ci ha pensato Torregrossa alla mezz’ora a mettere a posto le cose e Caracciolo nella ripresa ha regalato tre punti d’oro. Un successo meritato, frutto anche delle scelte tattiche di Boscaglia.
Bene, a tratti benissimo. Nella partita più delicata dell’anno, il Brescia batte 2-1 il Pescara ritrovando se stesso, la fiducia dei tifosi e, ultimi ma non per importanza, i tre punti che mancavano da 33 giorni. È più di una boccata d’ossigeno, è un respiro profondissimo per tutti (la zona play out è due punti sotto) e non solo per Boscaglia, lucido e convincente stavolta nelle scelte. Il tecnico rivolta l’undici di partenza come un calzino rispetto all’infausta trasferta di Bari. Ci sono cinque volti nuovi (Coppolaro, Longhi, Ndoj, Tonali e Caracciolo) su undici e muta soprattutto il modulo: la squadra, costruita a gennaio per sfruttare gli esterni offensivi, viene rimodellata con un più logico 4-31-2 per sopperire allo stato di forma carente di Embalo (escluso dai convocati) e soci (Furlan, Rivas, Okwonkwo, Spalek, persino Curcio che lascia il posto a Longhi). Riecco allora la premiata ditta Caracciolo-Torregrossa, che in casa raramente ha deluso; torna inoltre a splendere la stella di Bisoli, slegato da compiti difensivi e libero di sfruttare il suo dinamismo alle spalle delle due punte. Non ci sono, nella formazione iniziale, acquisti arrivati nel mercato invernale. Uno spunto di riflessione, ma il Brescia dell’avvio ha poca voglia di pensare e molta di agire. Boscaglia aveva auspicato di vedere il fuoco nei suoi giocatori e la miccia si accende subito: la squadra è molto alta, in pressione sin dal via, corta e pimpante. I quattro angoli battuti in 12 minuti (alla fine saranno dieci) sono un dato significativo, ma Ndoj — colpo di testa a lato — e Tonali — sassata da fuori area, palla sul fondo di poco — sfiorano solo un vantaggio che sarebbe stato meritato. Così il Pescara, quando esce alla distanza, fa riaffiorare le ansie della difesa di Boscaglia. Coppolaro e Minelli piazzano una toppa su Crescenzi e Valzania, al 24’ Somma ci mette invece molto del suo nel vantaggio ospite: è lui a scivolare nel tentativo di alleggerire all’indietro verso Minelli, Bunino (il migliore del Pescara: era stato cercato invano in estate dalla vecchia dirigenza) ne approfitta e serve al centro Coulibaly che insacca a porta vuota. Il calcio, bellezza.
Potrebbe essere una mazzata per un gruppo già in crisi. E’ invece una serata positiva, il gruppo pare rinfrancato e la reazione è immediata. Il pareggio di Torregrossa, al nono gol in campionato, è frutto di una combinazione che coinvolge tutto il tridente: Bisoli rovescia in mezzo, velo di Caracciolo e girata sotto la traversa del suo compagno di reparto con dedica al fratello Raul, attaccante in forza agli spagnoli del Leganes, da oggi maggiorenne. Potrebbe persino raddoppiare prima dell’intervallo, incrocia invece debolmente con il mancino al limite dell’area. Nessuna paura, tuttavia. Il Brescia continua a suonare lo stesso spartito anche al rientro dagli spogliatoi, gli ingressi dalla panchina aiutano e non destabilizzano. Spalek, pur egoista in un paio di circostanze, si muove bene e ancora meglio fa Curcio, subentrato a Longhi. É sua la pennellata dalla bandierina che al 21’ pesca la testa di Caracciolo, generoso e spietato sotto porta. L’Airone schiaccia in rete e sfoga tutta la sua rabbia dopo un periodo difficile. La dedica è per la Curva Nord, l’urlaccio è verso la tribuna. Ci sarebbe modo e tempo per chiudere i conti con anticipo, si sprecano le occasioni per il tris e all’ultimo secondo Cocco sfiora persino il pareggio beffa. Sarebbe stato troppo. Ha vinto il migliore. Ha vinto, finalmente, il Brescia.