«Oggi Paola Vilardi ha buone prospettive Noi vicino alle civiche»
«Abbiamo guardato con attenzione al civismo per individuare persone adatte a un tessuto particolare come quello bresciano. Credo però che la politica debba tornare a rivendicare il suo ruolo, a trovare la collaborazione con le civiche e porti attenzione anche alla lista di Margherita Peroni, che 5 anni fa si muoveva da sola e oggi sembra voler parlare con il centrodestra».
Alessandro Mattinzoli, sindaco di Sirmione, coordinatore provinciale di Forza Italia e neoassessore in Regione, guarda a Brescia e alle prossime elezioni amministrative.
Forza Italia può tornare a guidare la Loggia?
«Se guardiamo nella coalizione direi di sì, ci sono buone prospettive in un momento in cui i partiti tradizionali sono in sofferenza nel ricollocarsi davanti a una spinta innovativa, quella dei Cinque stelle e della Lega».
Cosa pensa dei Cinque stelle? «Devono misurarsi sulla capacità di prendere decisioni, ma anche di saper mediare gli equilibri».
Forza Italia non ha avuto grandi risultati.
«Deve sapersi rilanciare a Brescia e in Lombardia. I risultati non mancano, penso a Mariastella Gelmini coordinatore nazionale di Fi, capogruppo alla Camera, ai tre consiglieri bresciani in Regione, alla candidatura a sindaco di Paola Vilardi».
Come si è arrivati a scegliere Paola Vilardi quale candidata sindaco?
«È normale che fosse il primo interlocutore, ha avuto e ha un ruolo importante nella politica bresciana».
Le cronache raccontano però che il centrodestra prima di approdare all’ex assessore della Giunta Paroli ha cercato altre soluzioni...
«Sì, abbiamo guardato con attenzione anche al mondo del civismo a figure che si erano contraddistinte per queste qualità o che appartenevano alla società civile, ma senza aver precedenti esperienze politiche».
Alla fine per quale ragione siete tornati alla soluzione politica?
«Perché credo che la scelta giusta sia che la politica torni a rivendicare un ruolo collaborando con le civiche, la nostra attenzione è alla lista di Nini Ferrari».
Quali sono le vostre priorità? «Sanità e sicurezza, che si identificano in un progetto importante del Centrodestra, far vivere bene i cittadini, l’attenzione alla famiglia. Insomma, i temi tradizionali che si riconoscono come punto cardine». Altri?
«Penso alla necessità di una grande attenzione alle piccole e medie imprese, la sburocratizzazione e l’accesso al credito. Eppoi la sicurezza, la sanità, la qualità della vita dei cittadini. La collaborazione tra Regione Lombardia e la città di Brescia è anche su questi temi».
Lei è stato vicepresidente della Provincia con Pierluigi Mottinelli. Come ha vissuto questa esperienza?
«È stata un’esperienza positiva dal punto di vista politico, si deve dialogare anche con i partiti di diverso colore, sono stato tre anni in Provincia e ringrazio il presidente Mottinelli, ma anche gli altri consiglieri. Non nego però una parte di frustrazione. Il sindaco è operativo, la Provincia resta in una fase di precarietà che non va bene per il territorio».
Il futuro Dobbiamo rilanciarci Vogliamo tornare a dialogare anche con componenti come quella della Peroni