Quale sarà il futuro della solidarietà
Sono ripresi gli «Incontri di primavera 2018», organizzati dall’associazione Missione oggi nello spazio accogliente del complesso di San Cristo, dimora dei saveriani a Brescia, laici e religiosi, cattolici e ortodossi, il pensiero mistico e il pensiero antropologico, il futuro della solidarietà internazionale e il passato del percorso che da Medellin ha portato a papa Francesco. L’Associazione ha lo stesso nome della rivista, Missione oggi, un bimestrale che ha 115 anni, rappresenta un gruppo di lavoro che anche in questi incontri rispetta la propria vocazione, la volontà di apertura e di dialogo, il desiderio di approfondire la dimensione religiosa e spirituale per quanto vissuta nei contesti più distanti o più prossimi. L’11 aprile è in programma la presentazione del libro di Gerolamo Fazzini e Stefano Femminis, Francesco il papa delle prime volte sarà l’occasione di un confronto tra Fabio Corazzina, Fabiana Conti e Mauro Castagnaro e Mario Menin sulla stagione aperta da questo pontificato. Poi Faustino Ferrari e Vladimir Zelinsky (prete ortodosso a Brescia, di una comunità religiosa in costante espansione) a turno si interrogheranno sui loro scritti e sul loro essere «viandanti d’infinito».
Il 5 maggio ci sarà un convegno dedicato a «Solidarietà internazionale. Quale futuro?» con la partecipazione di esperti del settore, e di rappresentanti di istituti nazionali e internazionali. E sempre in giugno, presso l’Università Cattolica di Brescia, il 12, ci sarà un altro interessante convegno, dal titolo solo apparentemente stravagante: «Dio ride. Umorismo teologico, antropologi e missionari a confronto». «Teatro dell’anima», infine, si intitola il ciclo di spettacoli teatrali che con la bella stagione animeranno i chiostri di San Cristo a partire dal 13 giugno, e dedicati a due personalità eccezionali del pensiero e della vita religiosa del Novecento: il primo, realizzato da Elisabetta Salvatori, Come gli scambi del treno, riprende la vita di Madeleine Delbrêl (1904 –1964), mistica, poetessa e assistente sociale francese che il 26 gennaio 2018 Papa Francesco ha proclamato venerabile. Il secondo spettacolo, testo e regia di Giuseppe Marchetti, con Luciano Bertoli e Gabriele Reboni, il 20 giugno, con il titolo Sotto il sole dell’impensato, sarà dedicato a Michel de Certeau (1925 –1986) gesuita, antropologo, linguista e storico francese, uno dei fondatori della École Freudienne di Jacques Lacan. Suo l’articolo del maggio 1968 che dichiarava «En mai dernier, on a pris la parole comme on a pris la Bastille en 1789» («Nello scorso maggio, si è presa la parola come nel 1789 si prese la Bastiglia»).