Camozzi vuole crescere e lancia con Sace obbligazione da 12,5 mln
Accordo del gruppo Camozzi con il polo Sace-Simest per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione. Le società del gruppo Cdp con il Fondo Sviluppo Export creato da Sace e gestito da Amundi Sgr ha sottoscritto una obbligazione per 12,5 milioni di euro emessa da Camozzi. L’obbligazione avrà durata di sei anni e sarà integralmente garantita da Sace e sottoscritta dal Fondo di sviluppo export con risorse messe a disposizione della stessa Sace e dalla Banca Europea per gli investimenti. I proventi delle emissioni verrano utilizzati da Camozzi per sostenere il proprio programma di sviluppo sui mercati internazionali: Ucraina, Stati Uniti, Cina e Russi. L’apporto del gruppo, però, non si ferma qui Simest vuole investire 4,7 milioni di euro in due aziende localizzate in Cina, non lontano da Shangai, specializzate nella componentistica per i sistema di automazione e interamente controllate dal Gruppo Camozzi.«La crescita sui mercati internazionali è un obiettivo perseguito costantemente dal Gruppo dai suoi primi anni di attività – ha dichiarato Lodovico Camozzi, Presidente del Gruppo Camozzi-. Il supporto di Sace e l’ingresso di Simest nel capitale azionario delle società cinesi ci rafforzano sotto il profilo istituzionale e finanziario e ci permetteranno di essere ancora più competitivi sui mercati internazionali. Oggi siamo presenti con le nostre sedi in 26 paesi ed esportiamo complessivamente più dell’80% del fatturato in 75 paesi». L’investimento sulle due aziende cinesi del gruppo avrà imèportanti ricadute positive anche in Italia generando un aumento della domanda dei componenti prodotti negli stabilimenti Camozzi del Nord Italia. Camozzi è uno dei principali clienti di Sace e Simest in Lombardia, dove il gruppo serve quasi 6 mila imprese e dove sono state mobilitate risorse a sostegno dello sviluppo per 3,5 miliardi.