I cimeli del Vate dal Vittoriale a Gardaland
Abiti, oggetti, video e la Frascati del Vate a Gardaland in vista di un kindergarten al Vittoriale
Capelli da medusa e strisce di velluto incollate alle palpebre, la mangiatrice di uomini e marchesa Luisa Casati Stampa terrorizzava gli ospiti del Ritz con serpenti vivi intorno al collo. Ma quando metteva un tacco al Vittoriale anche lei, come tutte le altre muse, doveva indossare gli abiti su misura che il comandante faceva confezionare alla sua «Domina» e sarta di fiducia (cit) Biki, nome d’arte di Elvira Leonardi Bouyeure: soprabiti scollati, seducenti trasparenze, vestaglie floreali (come quelle che indossava lui), tuniche ispirate alle antiche statue di Prassitele. negligee di seta neri sfacciati ed estremamente sexy. Il guardaroba delle amanti di D’Annunzio era intasato di vestiti quasi quanto il suo: parte delle sue giacche, scarpe, cappelli e pigiami di seta è stato trasferito a Gardaland, in una cabina-armadio da 120 metri quadri piena di reliquie. Ieri c’è stata la vernice di La favolosa gioia, la mostra permanente allestita dal Vittoriale nel parco divertimenti da tre milioni di visitatore l’anno che, mesi fa, è entrato nell’universo GardaMusei: abiti, accessori, libri, cimeli, feticci del Vate, video, film, musica e una voce narrante.
Tra papillon e soprabiti, anche una delle amanti che entrarono nell’harem del poeta, ma sgommando: un’Isotta Frascati bianca costruita nel 1930 dalla Carrozzeria Castagna di Milano su un telaio 8A SS, il più potente e veloce della serie con 160 chilometri orari di velocità massima, elevatissimi per l’epoca. Interni di coccodrillo e pelle, accessori esclusivi come il tavolino-scrittoio per impeti creativi on the road e una capote con i finestrini a scomparsa, il bolide passò dai piedi del Vate a quelli del figlio Veniero, ma solo dopo che il primo finì di provarla «in lungo e in largo», come dice Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale.
L’erede osò venderla negli Stati Uniti, e la Frascati fu acquistata da una famiglia nobile di origine toscana. L’ultimo viaggio del bolide nel 2000, quando l’auto, ora di proprietà dell’architetto Corrado Lopresto, che l’ha concessa generosamente in comodato d’uso, è tornata in Italia e viene sottoposta a restauro e maquillage per aggiudicarsi, sei anni dopo, la coppa d’oro al concorso d’Eleganza di Villa d’Este. La liaison tra il Vittoriale e il luogo di perdizione di Castelnuovo del Garda non si esaurisce con la mostra: tra i milioni di progetti di Guerri c’è un kindergarten per bambini nella dimora del Vate.
Oltre alla vernice, ieri Gardaland ha presentato le novità della stagione: Peppa Pig land, con la casa del cartone animato e tre nuove attrazioni — isola dei pirati, trenino di nonno Pig e mongolfiera —, una versione rinnovata e contemporanea de I corsari con effetti di video-mapping e, per i thrill seekers, il film campione di incassi San Andreas in 4-D (dura quindici minuti). I feticisti del brivido potranno provare anche Adrenaline-Powered People, un’app di geolocalizzazione che cattura oggetti in movimento nel perimetro delle cinque attrazioni più adrenaliniche del parco.