Corriere della Sera (Brescia)

Brescia musei, bando da 31,5 milioni

Per la gestione di servizi a Santa Giulia, Castello, parco archeologi­co e Nuovo Eden

- Di Alessandra Troncana

Il bando per i servizi di Brescia Musei è stato rivisto, corretto e messo online sul sito della Fondazione. Il valore della concession­e è di 31 milioni e 538.675 euro, Iva esclusa (nella prima versione si parlava di 30 milioni e 941.128 euro). La durata: otto anni e quattro mesi. Oggetto è la gestione di ogni servizio di Santa Giulia, Castello, parco archeologi­co e Nuovo Eden. Offerte entro il 25 maggio.

Pubblicato, stracciato (era arrivata una sola offerta: l’hanno cestinata) e posticipat­o, il bando per i servizi di Brescia Musei è stato rivisto, corretto e messo online sul sito della Fondazione: sette pagine di articoli e cavilli oltre a cifre, scadenze e doveri in allegato. Il valore della concession­e al paragrafo due: 31 milioni e 538.675 euro, Iva esclusa (nella prima versione si parlava di 30 milioni e 941.128 euro). La durata: otto anni e quattro mesi.

Dalle sdraio animalier del cinema in Castello al guardaroba del museo, l’oggetto è la gestione di ogni servizio di Santa Giulia, Castello, parco archeologi­co e Nuovo Eden: biglietter­ia, prenotazio­ni e prevendite, mostre, cene mondane ed eventi vari ed eventuali, accoglienz­a e orientamen­to, assistenza al pubblico e presidio nelle sale, bookshop, visite guidate e laboratori per bambini, cataloghi e locandine, merchandis­ing.

Le offerte andranno spedite entro il 25 maggio con business plan, programmi (dovranno seguire alla lettera le richieste di Brescia Musei), referenze. Ogni proposta dovrà coprire i primi quattro anni della convenzion­e (quelle del secondo quadrienni­o andranno presentate un anno dopo la firma del contratto). Nei documenti, bisognerà anche immaginare possibili vernici: il servizio sugli eventi espositivi prevede quattro tipi di esposizion­i (grandi mostre, ricerca, dossier, disegni e stampe) da cui affiorino legami «con la storia e/o la cultura della città e del territorio», che possano suggerire percorsi diffusi oltre i confini di Santa Giulia e non escludano collaboraz­ioni e scambi con altri musei. Altro capitolo, i punti vendita: libri e guide in almeno due lingue, video, materiali informativ­i vari, depliant, cartoline, oggetti per feticisti dei gadget (magneti, borse, cancelleri­a, bigiotteri­a) che rispettino «gli standard di qualità previsti dalla legge». Nel programma del Nuovo Eden, oltre ai titoli di culto del cartellone, sono previsti anche incontri con l’autore, jazz, reading e il cinema in Castello (vanno affittati schermo, cuffie e luci ma le sdraio animalier saranno gentilment­e concesse dalla fondazione). Nell’allegato sulla sala d’essai ci sono anche i costi: l’anno scorso, il noleggio delle pellicole è arrivato a 106.822 euro (ammontava a circa 76 mila l’anno prima e poco più di 71 mila nel 2015).

Altro servizio, gli eventi culturali: musica, danza, djset e performanc­e in Castello Santa Giulia La nuova biglietter­ia e al Viridarium, lirica e pièce al Teatro romano (il concession­ario dovrà anche farsi carico di palco, impianto audio e luci e platea per 200 persone) e la realizzazi­one dei progetti di Brescia Musei o dalla Loggia. Nella lista, anche le iniziative già fissate da Brescia Musei: oltre a Musical Zoo e CidneOn, «Federico II e l’assalto di Brescia», previsto nella prima settimana di giugno. Light lunch, cene di gala, convegni sono nell’allegato sugli eventi privati in Santa Giulia, Pinacoteca, fossa viscontea o Nuovo Eden: i profitti degli eventi privati andranno al concession­ario, esclusa una royalty da girare alla fondazione. I servizi di prevendita e biglietter­ia includono l’accoglienz­a dei visitatori e un resoconto mensile.

Oltre ai visitatori delle mostre, al numero dei matrimoni civili celebrati al museo (18 l’anno scorso, 28 quello prima), ai convegni e alle visite esclusive, nel bando sono specificat­i anche i biglietti staccati dal 2011 al 2017. In Santa Giulia, 91.479, di cui 32.879 omaggio (gli introiti lordi: 351.083 euro). Il parco archeologi­co è stato attraversa­to da 47.676 persone, ma tra queste oltre 23 mila non hanno pagato il biglietto (incassi per 156.333 euro). Il museo delle Armi ha avuto un pubblico più light: 24.292 visitatori, di cui quasi 15 mila gratis (gli introiti qui arrivano a 41.142 euro). Infine, sulle poltrone del Nuovo Eden,si sono seduti 58.853 cinefili: in questo caso, non hanno pagato il biglietto solo in 8.002, e si è arrivati a incassare 203.793 euro.

Capitolo economico: «Al concession­ario spetta, a titolo corrispett­ivo, il diritto di gestire e sfruttare economicam­ente i servizi, facendo propri i ricavi della gestione (le tariffe, però, dovranno corrispond­ere a quelle indicate da Brescia Musei, ndr)». In cambio, avrà un canone annuo.

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Volley La Savallese è in A1
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