Brescia musei, bando da 31,5 milioni
Per la gestione di servizi a Santa Giulia, Castello, parco archeologico e Nuovo Eden
Il bando per i servizi di Brescia Musei è stato rivisto, corretto e messo online sul sito della Fondazione. Il valore della concessione è di 31 milioni e 538.675 euro, Iva esclusa (nella prima versione si parlava di 30 milioni e 941.128 euro). La durata: otto anni e quattro mesi. Oggetto è la gestione di ogni servizio di Santa Giulia, Castello, parco archeologico e Nuovo Eden. Offerte entro il 25 maggio.
Pubblicato, stracciato (era arrivata una sola offerta: l’hanno cestinata) e posticipato, il bando per i servizi di Brescia Musei è stato rivisto, corretto e messo online sul sito della Fondazione: sette pagine di articoli e cavilli oltre a cifre, scadenze e doveri in allegato. Il valore della concessione al paragrafo due: 31 milioni e 538.675 euro, Iva esclusa (nella prima versione si parlava di 30 milioni e 941.128 euro). La durata: otto anni e quattro mesi.
Dalle sdraio animalier del cinema in Castello al guardaroba del museo, l’oggetto è la gestione di ogni servizio di Santa Giulia, Castello, parco archeologico e Nuovo Eden: biglietteria, prenotazioni e prevendite, mostre, cene mondane ed eventi vari ed eventuali, accoglienza e orientamento, assistenza al pubblico e presidio nelle sale, bookshop, visite guidate e laboratori per bambini, cataloghi e locandine, merchandising.
Le offerte andranno spedite entro il 25 maggio con business plan, programmi (dovranno seguire alla lettera le richieste di Brescia Musei), referenze. Ogni proposta dovrà coprire i primi quattro anni della convenzione (quelle del secondo quadriennio andranno presentate un anno dopo la firma del contratto). Nei documenti, bisognerà anche immaginare possibili vernici: il servizio sugli eventi espositivi prevede quattro tipi di esposizioni (grandi mostre, ricerca, dossier, disegni e stampe) da cui affiorino legami «con la storia e/o la cultura della città e del territorio», che possano suggerire percorsi diffusi oltre i confini di Santa Giulia e non escludano collaborazioni e scambi con altri musei. Altro capitolo, i punti vendita: libri e guide in almeno due lingue, video, materiali informativi vari, depliant, cartoline, oggetti per feticisti dei gadget (magneti, borse, cancelleria, bigiotteria) che rispettino «gli standard di qualità previsti dalla legge». Nel programma del Nuovo Eden, oltre ai titoli di culto del cartellone, sono previsti anche incontri con l’autore, jazz, reading e il cinema in Castello (vanno affittati schermo, cuffie e luci ma le sdraio animalier saranno gentilmente concesse dalla fondazione). Nell’allegato sulla sala d’essai ci sono anche i costi: l’anno scorso, il noleggio delle pellicole è arrivato a 106.822 euro (ammontava a circa 76 mila l’anno prima e poco più di 71 mila nel 2015).
Altro servizio, gli eventi culturali: musica, danza, djset e performance in Castello Santa Giulia La nuova biglietteria e al Viridarium, lirica e pièce al Teatro romano (il concessionario dovrà anche farsi carico di palco, impianto audio e luci e platea per 200 persone) e la realizzazione dei progetti di Brescia Musei o dalla Loggia. Nella lista, anche le iniziative già fissate da Brescia Musei: oltre a Musical Zoo e CidneOn, «Federico II e l’assalto di Brescia», previsto nella prima settimana di giugno. Light lunch, cene di gala, convegni sono nell’allegato sugli eventi privati in Santa Giulia, Pinacoteca, fossa viscontea o Nuovo Eden: i profitti degli eventi privati andranno al concessionario, esclusa una royalty da girare alla fondazione. I servizi di prevendita e biglietteria includono l’accoglienza dei visitatori e un resoconto mensile.
Oltre ai visitatori delle mostre, al numero dei matrimoni civili celebrati al museo (18 l’anno scorso, 28 quello prima), ai convegni e alle visite esclusive, nel bando sono specificati anche i biglietti staccati dal 2011 al 2017. In Santa Giulia, 91.479, di cui 32.879 omaggio (gli introiti lordi: 351.083 euro). Il parco archeologico è stato attraversato da 47.676 persone, ma tra queste oltre 23 mila non hanno pagato il biglietto (incassi per 156.333 euro). Il museo delle Armi ha avuto un pubblico più light: 24.292 visitatori, di cui quasi 15 mila gratis (gli introiti qui arrivano a 41.142 euro). Infine, sulle poltrone del Nuovo Eden,si sono seduti 58.853 cinefili: in questo caso, non hanno pagato il biglietto solo in 8.002, e si è arrivati a incassare 203.793 euro.
Capitolo economico: «Al concessionario spetta, a titolo corrispettivo, il diritto di gestire e sfruttare economicamente i servizi, facendo propri i ricavi della gestione (le tariffe, però, dovranno corrispondere a quelle indicate da Brescia Musei, ndr)». In cambio, avrà un canone annuo.