Corriere della Sera (Brescia)

L'economia circolare piace all’Università Progetti per il riciclo

Il futuro dei fanghi di depurazion­e e materiali elettrici

- Thomas Bendinelli

Economia circolare che passione in università statale, dove ieri sono stati presentati due progetti che hanno ottenuto finanziame­nti dal ministero dell’Ambiente: il primo (300 mila euro) finalizzat­o allo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclo e trattament­o dei rifiuti elettrici ed elettronic­i (Raee); il secondo (800 mila euro) la co-combustion­e (con i rifiuti solidi urbani) della parte non reimpiegab­ile in agricoltur­a dei fanghi di trattament­o delle acque reflue. Con il primo progetto l’obiettivo è intervenir­e sui rifiuti elettronic­i e in particolar­e sulla gestione delle plastiche in essi contenuti, che per una particolar­e tipologia può arrivare praticamen­te a un terzo del peso complessiv­o. Non poco: in Italia, per dare un’idea, lo scorso anno la raccolta di Raae del gruppo 4 ha superato le 55 mila tonnellate, il 9% in più rispetto all’anno precedente. Il progetto portato avanti dal dipartimen­to di Ingegneria Meccanica e Industrial­e della Statale insieme a Ecolight (consorzio nazionale per la gestione dei Raee) e Stena Technoworl­d (impianto di trattament­o dei rifiuti elettronic­i) si pone l’obiettivo di intervenir­e sulle 16 mila tonnellate di plastica che, una volta raccolte, devono essere sottoposte a trattament­o di recupero. Problema non da poco perché si tratta di superare alcuni fattori penalizzan­ti quali la grande diversità di polimeri e la presenza di plastiche con ritardanti che impone ulteriori processi di separazion­e. Il progetto avviato, che avrà la durata di 18 mesi, si pone l’obiettivo di superare proprio tali ostacoli e di massimizza­re quindi la percentual­e di componente riciclabil­e.

Il secondo progetto, «Rendering», muove i primi passi partendo dai risultati ottenuti in seguito a due progetti europei recentemen­te conclusi sempre in ambito universita­rio sulla stabilizza­zione delle ceneri leggere che derivano dai processi di termovalor­izzazione dei rifiuti solidi urbani (Cosmos e Cosmos-Rice). Il progetto propone la co-combustion­e (con i rifiuti solidi urbani) della parte non reimpiegab­ile in agricoltur­a dei fanghi di trattament­o delle acque reflue. Infatti, nei processi di depurazion­e delle acque vengono prodotti dei fanghi, che sono a volte recuperati tramite spandiment­o su terreni agricoli. A volte, invece, a causa dei contaminan­ti presenti, questi fanghi non possono essere riutilizza­ti e vengono quindi, in Italia, destinati alla discarica. In molti altri paesi europei questi rifiuti vengono già termovalor­izzati. Lo scopo è quello di ottenere una polvere adatta per essere impiegata per la produzione di nuovi eco-materiali, come per esempio alcuni compositi a base di materie plastiche. Il progetto è stato presentato dalla Statale in partnershi­p con Csmt (centro di trasferime­nto tecnologic­o), Instm (Consorzio Interunive­rsitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali) e Regione Lombardia, è sostenuto da stakeholde­r come A2A, Legambient­e Brescia, Acque Bresciane srl e Atelier Europeo. L’illustrazi­one dei progetti avvenuta ieri nel Salone Apollo del rettorato - alla presenza del rettore Tira, della delegata alla ricerca Marina Pizzi, dei deputati Simona Bordonali e Giuseppe Donina stata fatta dai ricercator­i protagonis­ti Elza Bontempi Giuseppe Piardi, Paolo Cotti Cottini e Marialuisa Volta.

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Lo scorso anno in Italia i dispositiv­i elettrici dismessi hanno superato le 55 mila tonnellate con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Il progetto allo studio ad opera dell’Università di...
Nuova vita alle plastiche dei dispositiv­i elettrici Lo scorso anno in Italia i dispositiv­i elettrici dismessi hanno superato le 55 mila tonnellate con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Il progetto allo studio ad opera dell’Università di...
 ??  ?? I residui di depurazion­e in agricoltur­a e anche per nuovi eco-materiali
I fanghi che derivano da processo di depurazion­e fino ad ora hanno due destinazio­ni: alcuni finiscono in agricoltur­a come concime, gli altri, quelli più contaminat­i, vengono...
I residui di depurazion­e in agricoltur­a e anche per nuovi eco-materiali I fanghi che derivano da processo di depurazion­e fino ad ora hanno due destinazio­ni: alcuni finiscono in agricoltur­a come concime, gli altri, quelli più contaminat­i, vengono...

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