Settore pubblico Mancheranno 11 mila addetti
Un’età media di 55 anni e la stima che entro cinque o sei anni il 40% del personale della Pubblica Amministrazione abbia i requisiti per andare in pensione, riforma della Fornero o meno. I numeri — contenuti nel primo rapporto sull’occupazione nel pubblico impiego fatto da Cgil e Fondazione Di Vittorio — sono stati dati ieri da funzionari e delegati della Fp Cgil in occasione di un incontro aggregativo al caffè letterario di via Beccaria a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle Rsu. Partendo da tali stime, significa che a Brescia gli addetti che nel pubblico dovranno essere sostituiti solo per rimanere con gli organici attuali sono oltre 7 mila persone. Non bastasse, così ricorda la Fp Cgil, molti uffici hanno gravi carenze di organico, in particolare le funzioni centrali (gli uffici ministeriali periferici sul territorio). Nella sanità, oltre 10 mila addetti complessivi a livello provinciale, il problema è minore ma comunque esistente. Problemi ci sono anche nei Comuni — oltre 5 mila dipendenti complessivi — ed è di pochi giorni fa il lamento di diverse amministrazioni comunali, della bassa e non solo. Nel complesso, secondo la Fp Cgil, la carenza di organico è stimabile intorno al 25% sul totale. Che significa oltre 4mila addetti mancanti all’appello oltre ai 7 mila che andranno in pensione. Questa situazione — dalle carenze di organico all’età media sempre più alta — è effetto diretto del blocco del turnover che per anni è stato imposto nella Pubblica Amministrazione, con il risultato che oggi il personale si è asciugato numericamente ed è mediamente più vecchio. Ieri sono stati presentati alcuni dei quasi 400 delegati candidati in provincia di Brescia ma certo è che il lavoro degli Rsu, anche a livello territoriale, sarà impegnativo. ( t.b.)