Corriere della Sera (Brescia)

Brescia, una doccia freddissim­a

Caracciolo segna dopo un rigore sbagliato. La beffa è firmata Melchiorri

- Bertelli e Passerini

L’urlo di vittoria strozzato a 18 secondi dalla fine. Il gol di Melchiorri, che ha consentito al Carpi di trovare un immeritato pareggio, è come un gavettone per il Brescia. I punti di vantaggio sui play out restano 4, martedì La Spezia.

Èun pareggio che un senso non ce l’ha. Il copyright è di Vasco Rossi, ma vale per il pomeriggio del Rigamonti e si può estendere a un campionato di Serie B reso appassiona­nte dalla sua mediocrità: 8 pareggi in 11 partite, in un turno decisivo per tutte, possono bastare a rendere l’idea della diffusa pochezza. Il Brescia, da almeno un paio di settimane, si sta distinguen­do dalla massa perché prova a giocare a calcio.

Lo ha fatto anche contro il Carpi, offensivo solo negli ultimi dieci minuti dopo una condotta di gara offensiva sì, ma per chi ama l’estetica applicata al pallone. Tanti calci, zero tiri in porta fino al 94’, un numero che anche i tifosi juventini ricorderan­no a lungo in una settimana dove la zona Cesarini è stata d’attualità. Anche a Mompiano. La girata da grande attaccante di Melchiorri, aiutato da una difesa delle rondinelle con le gambe tremanti, ha cancellato la prodezza al volo di Caracciolo al minuto 80 che aveva a sua volta pareggiato l’incredibil­e errore dal dischetto (è scivolato al momento della battuta) dell’Airone all’ora di gioco. Prima, in mezzo e dopo, solo Brescia. Una chance fallita in apertura da Furlan, ancora tra i più positivi come a Venezia; una collezione di calci d’angolo (8), qualche appoggio mancato a pochi passi da Colombi e un paio di interventi provvidenz­iali di quest’ultimo. Se un osservator­e esterno avesse visto la partita senza conoscere la classifica, mai avrebbe potuto immaginare che il Carpi si trovi a due punti dai play off e il Brescia quattro punti sopra i play out. Sempre distanti, vero, ma è mancato ancora una volta il colpo da ko, lo scatto decisivo: se si trattava di match point, la schiacciat­a per chiudere i conti è stata mancata a campo aperto. Una doccia gelatissim­a, che non muta il giudizio sulla prestazion­e e la convinzion­e ritrovata della squadra, ma tiene aperti i giochi salvezza. Per una squadra abituata a farsi male da sola, è un peri- colo non da poco. Si tratta della nona partita in cui non è stato mantenuto il vantaggio fino al 90’, i punti persi sono 22. Un bottino che avrebbe portato in Serie A. Ne sarebbero bastati la metà per i play off, molti di meno per brindare alla salvezza senza bisogno dei tempi supplement­ari. Che spreco.

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