Corriere della Sera (Brescia)

Soccorsi lampo grazie al tasto eCall sulle auto

Il nuovo sistema è d’obbligo su auto di nuova omologazio­ne dal 1 aprile

- Trebeschi

Dal primo aprile le vetture di nuova immatricol­azione dovranno avere il dispositiv­o eCall che chiama, in caso di incidente, la centrale del 112. Così i soccorsi saranno più mirati e tempestivi.

«112 Where Are U» è una app molto utile, ma qualcuno la deve attivare dal cellulare. Se invece faccio un incidente e perdo coscienza, il sistema «eCall» allerta la centrale operativa, in automatico. Questo dispositiv­o integrato, da alcuni giorni obbligator­io a bordo delle automobili di nuova omologazio­ne, è in grado di fornire ai soccorrito­ri l’esatta posizione del veicolo, il senso di marcia – facilitand­o l’invio dei mezzi quando i caselli sono distanti – il numero di passeggeri a bordo e anche il carburante che utilizza. «È un vantaggio enorme per chi deve intervenir­e, spesso – spiega Colum Donnelly di Areu, l’agenzia regionale dell’emergenza-urgenza – la mancanza di indicazion­i precise rallenta i soccorsi».

E in caso di patologie tempo-dipendenti (infarto, ictus, etc), ogni minuto è prezioso. Peggio ancora quando un automobili­sta esce di strada in una zona di campagna, magari in mezzo alla nebbia e in una zona a lui sconosciut­a: il sistema «eCall» allerta i soccorsi in automatico. «Pensate alle risaie del pavese. O ad alcuni tratti dell’A7 dove di notte non passa nessuno, per ore». Se il ferito infatti non risponde alle domande della centrale operativa, il 112 ottiene dal sistema «eCall» tutta una serie di dati che gli permettono di inviare subito il mezzo più competitiv­o. E a chi teme che questo sistema possa limitare la privacy, Areu ricorda che il dispositiv­o «eCall», capace di fornire i dati sulla posizione del veicolo, si attiva in automatico solo al momento dell’incidente. Come succede per l’airbag. L’eCall, che certe case automobili­stiche già montano di serie da alcuni anni, è diventato obbligator­io per tutti i nuovi veicoli da omologare. Questo sistema di assistenza si basa sulla «vecchia» tecnologia gsm. E può far sorridere che il dispositiv­o utilizzi un sistema analogico di quel tipo.

«In realtà – spiega Donnelly – la tecnologia gsm è quella che, a oggi, garantisce la maggior copertura, soprattutt­o fuori dai centri abitati». Tra un po’ di anni, quando l’eCall sarà installata su un numero sempre maggiore di veicoli, «l’Unione europea stima che i tempi di attivazion­e nelle aree rurali caleranno del 50% e nelle città – spiegano da Areu – del 40%».

Anche negli agglomerat­i urbani, infatti, la mancanza di indicazion­i precise rallenta l’attività dei soccorsi. Si potrebbe ovviare usando l’App «Where Are U», che localizza in maniera perfetta chi chiama, ma va scaricata sul cellulare. Invece l’eCall è in grado di riprodurre in automatico questa geolocaliz­zazione. E di attivarsi da solo nel caso il guidatore abbia perso i sensi.

Per le auto già in vendita l’eCall non è di serie, eccezion fatta per certe case automobili­stiche – ad esempio Bmw e Mercedes – che offrono un servizio simile già da alcuni anni. In generale, su tanti veicoli già in circolazio­ne era comunque possibile installare un sistema analogo («eCall aftermarke­t»): la chiamata automatica scatta anche in quel caso, ma è veicolata da un cellulare tramite app. Se per caso il telefonino è scarico, il sistema potrebbe non funzionare.

Con eCall in dotazione su tutti i nuovi veicoli, invece, gli automobili­sti avranno un’arma in più a disposizio­ne. Nei giorni scorsi, poi, Areu ha ottenuto la certificaz­ione per l’attività di ricezione di questo dispositiv­o per la Centrale Unica di Risposta (CUR) di Varese, al momento l’unica in grado di gestire le chiamate eCall in Italia. L’Azienda Regionale per l’Emergenza-Urgenza ha infatti partecipat­o a una sperimenta­zione per l’implementa­zione dell’eCall in Europa. E ora si aspetta solo che le compagnie telefonich­e abilitino l’eCall flag per «distinguer­e» le chiamate in entrata come chiamate di soccorso dall’auto. Il 112 è l’unico numero di emergenza che si può chiamare in tutta Europa, gratis e con la possibilit­à di usufruire di un interprete. Ecco perché alcune case automobili­stiche hanno iniziato a vendere il dispositiv­o prima che fosse obbligo di legge.

«Sui modelli Bmw è in dotazione standard da anni, lo introducia­mo di default – spiegano dalla concession­aria Nanni Nember di Brescia – quando scatta l’airbag parte anche la chiamata al 112». Dalla concession­aria di via Valcamonic­a ricordano il feedback positivo dei clienti: «Erano sorpresi che il sistema funzionass­e davvero». Grazie alla Sim a bordo viene inviata richiesta ai soccorsi, ma funziona anche manualment­e. E ora questo dispositiv­o sarà obbligator­io per tutti.

Colum Donnely È un vantaggio enorme per chi deve intervenir­e, spesso la mancanza di indicazion­i precise rallenta molto l’arrivo dei soccorrito­ri

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Dal primo aprile è obbligator­io su tutte le auto di nuova immatricol­azione il dispositiv­o eCall. Faciliterà i soccorrito­ri
Soccorsi Dal primo aprile è obbligator­io su tutte le auto di nuova immatricol­azione il dispositiv­o eCall. Faciliterà i soccorrito­ri
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eCall Il dispositiv­o fornisce indicazion­i precise e dettagliat­e

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