Corriere della Sera (Brescia)

Aeroporto, s’allunga la pista

Campana (Abem) scettico sul rilancio: un’inchiesta ferma la nascita della newco

- Pietro Gorlani

Ad agosto il D’Annunzio chiuderà 14 giorni: si allungherà e rifarà la pista per consentire l’atterraggi­o di più voli cargo. Primo tassello del piano di rilancio di Catullo. Ma per Campana (Abem) è a rischio la nascita della newco.

Eppur si muove. La società Catullo ha appaltato i lavori per l’allungamen­to della pista dell’aeroporto di Montichiar­i. Lo scalo chiuderà due settimane in agosto, per permettere all’impresa bresciana Del Bono Spa di «portarla» a 3.450 metri e rifare il tappeto, permettend­o così l’atterraggi­o di tutti i voli merci interconti­nentali.

Un primo tassello del rilancio (atteso da 19 anni). «Presto arriverann­o belle sorprese» ha detto ieri a margine dell’assemblea dei soci il presidente Paolo Arena, con l’ottimismo già usato troppe volte in passato. «Da maggio» torneranno i voli cargo trisettima­nali per Hong Kong di Silk Way («c’è stato un stop per il capodanno cinese»); si potenziera­nno i voli postali e ci sarà il possibile arrivo di un vettore merci per l’India: «stiamo lavorando a tutto tondo per portare avanti dei risultati importanti per lo scalo». La riqualific­azione della pista e dei piazzali vale da sola quasi la metà dei 52 milioni dell’ultimo piano industrial­e, che ha obiettivi a dir poco utopici (al 2020 si vuole portare il traffico passeggeri da 8mila a 390 mila e quello merci da 34mila a 231 mila). E permetterà di sviluppare la vocazione «cargo» di Montichiar­i (già oggi è il sesto per traffico merci in Italia). Del ritorno dei voli di linea o di Ryanair nessuna certezza è stata data nemmeno ad Ambrogio Paiardi, capo di gabinetto della Provincia (che è socia di Catullo con il 2,09% di azioni).

L’assemblea dei soci (che ha approvato utile e ricavi in cre- scita grazie ad un + 10,4% di passeggeri solo a Verona) ha dato garanzie anche sulla stabilità della compagine societaria. Non muterà, dicono, anche se Anac ha bocciato la vendita senza gara (nel 2014) del 2% di quote fatto dal comune di Villafranc­a a Save (che è ricorsa al Tar). Meno tranquillo è Giuliano Campana, presidente AbeM, la società degli imprendito­ri bresciani che da oltre due anni attende di cogestire (al 20%) lo scalo insieme ai veronesi di Catullo: «Dovevamo fare un acquisto di ramo d’azienda entro il 30 giugno ma finché la procura non farà luce sulla vicenda è tutto fermo. Come è fermo anche il tanto annunciato accordo con Bergamo».

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Rilancio Catullo sta lavorando ad un collegamen­to merci con l’India

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