Banconote false e truffe on-line
Stesso copione, stessa recidiva faccia tosta. Nonostante i tre anni passati dall’ultimo arresto. Ci risiamo. E anche stavolta, si spacciavano per i facoltosissimi componenti di una famiglia russa, in grado di movimentare milioni di euro ma con qualche problemino di cambio valuta. In realtà, truffatori senza scrupoli pronti al raggiro da migliaia di euro. Protagonisti, di nuovo, i Braidic, origini slave ma da tempo nel Bresciano. A partire da lui, Marco, 47 anni, aiutato dalle sorelle di 40 e un nipote di 24. Come base operativa, la villa di Puegnago del Garda. E per fare affari (sporchi) usavano banconote false da 500 euro: agganciavano le vittime online, grazie agli annunci in internet. Compravendita di auto, case, orologi di valore. Una volta agganciata con la promessa di guadagno, la vittima veniva convinta a prestarsi a una seconda operazione finanziaria per cambiare la valuta: «Ho un sacco di soldi ma dovrei cambiarli in banconote di piccolo taglio, puoi aiutarmi?», le chiedevano i Braidic. Ovviamente dietro lauto compenso. E salvo poi sparire nel nulla una volta ottenuti i soldi veri dal malcapitato di turno che restava con un pugno di mosche. Otto gli episodi documentati, per un totale di 90 mila euro. Tutti e quattro sono finiti in manette per associazione a delinquere finalizzata alla truffa (due in carcere e altrettanti ai domiciliari) su ordinanza del gip: ad arrestarli i carabinieri di Manerba (il comandante Marco Fainelli e il suo vice Enrico Mazzurana) con i colleghi di Palmanova (uno dei Braidic è stato rintracciato a Manzano, Udine).