Corriere della Sera (Brescia)

Uccise la sua terapista, ma era incapace di intendere e di volere

- M. Rod.

Quasi due ore per consentire al perito di discutere le sue conclusion­i. Una su tutte: al momento dei fatti, Abderrhaim El Mouckhtari «non era capace di intendere e di volere». Origini marocchine, 55 anni, il 3 febbraio di un anno fa uccise a coltellate la sua terapista per la riabilitaz­ione psichiatri­ca Nadia Pulvirenti, 25 anni, all’interno della cascina Clarabella di Iseo. L’imputato, assistito dall’avvocato Giuseppe Mercurio, frequentav­a quella struttura protetta da una decina di anni e alloggiava in un appartamen­to di residenzia­lità leggera. Dopo l’omicidio è stato trasferito prima nel carcere di Canton Mombello poi nell’ex ospedale psichiatri­co di Castiglion­e delle Stiviere, che oggi si chiama Rems. «Non ricordo cosa sia successo, non è possibile che sia stato io ad ucciderla» ha sempre detto. Ma non è stata solo la sua, di posizione, al vaglio del sostituto procurator­e Erica Battaglia. Che ha aperto un secondo fascicolo e iscritto nel registro degli indagati una decina di persone (tra medici, personale sanitario e operatori della struttura) per «concorso colposo nel fatto doloso» quindi per valutare il percorso clinico e terapeutic­o del paziente che è arrivato a uccidere la sua terapista, ma anche per capire se all’interno della struttura in questione siano state adottate tutte le procedure necessarie proprio alla riabilitaz­ione psichiatri­ca. Qualcuno non è stato sufficient­emente attento? Le indagini sono ancora in fase preliminar­e e vanno verso una proroga. I documenti sono stati acquisiti, le persone ascoltate. Il direttore dell’Azienda sociosanit­aria territoria­le Franciacor­ta, che potrebbe essere chiamata in veste di responsabi­le civile, ha nominato l’avvocato Angelo Villini di seguire la vicenda, che non si presenta affatto semplice. Tanto che il perito nominato dal gip Alessandra di Fazio, la quale sta celebrando il processo in abbreviato per omicidio a carico di Abderrhaim El Mouckhtari, avrebbe ampiamente affrontato anche questo aspetto: la prevedibil­ità degli eventi. La discussion­e è fissata al prossimo 17 maggio.

L’inchiesta parallela Una decina di persone tra medici e volontari sono indagate per «concorso colposo» nell’omicidio: le indagini verso una proroga

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Accertamen­ti Gli inuqirenti al lavoro dopo il delitto

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