Lo Sparviero plana sul palco 77 anni dopo il mistero libico
Spettacolo teatrale a Varese. Rintracciata la nipote dell’aviere
storico dell’Aeronautica militare di Roma. «Abbiamo scoperto che l’aereo era già stato in Africa per varie missioni e che uno dei componenti della squadra aveva anche partecipato al bombardamento di Alessandria d’Egitto».
Ma la perla che ha permesso di tratteggiare meglio la figura di Romanini è stata Giovanna Martini. Pensionata 78enne di Parma, nipote dell’armiere, quando ha letto del progetto ha contattato lo sceneggiatore. E gli ha parlato a lungo dello zio. «Aveva un anno quando il soldato è morto, ci ha trasmesso le testimonianze della famiglia». La discendente ha ben viva nella memoria invece l’immagine degli onori con cui l’aviere è stato riaccolto in patria dopo il ritrovamento del corpo. «E deve il suo nome al fatto che Giovanni fu il primo a tenerla in braccio appena nata. È felice che portiamo la vicenda a teatro. Ci ha detto: “Lo zio poteva essere un eroe, anche se non lo è stato. Ha fatto una fine terribile”».
Sarà in prima fila quando lo spettacolo arriverà a Parma. Intanto, domani il debutto all’auditorium del liceo musicale di Varese alle 21, con Luca Machiacchini nel ruolo dell’aviere e regia di Elisa Strada. (biglietto in loco, costo 12 euro). Data non casuale: 21 aprile, giorno dell’ultimo volo dello «Sparviero».