Corriere della Sera (Brescia)

Pianistico, la divina Argerich concede il bis

La pianista argentina concede il bis al Festival Pianistico accompagna­ta dall’orchestra Liszt

- Di Fabio Larovere a pagina

Martha Argerich, atto secondo. Dopo lo straordina­rio concerto di sabato scorso al Grande, la celebre pianista argentina torna a esibirsi per il Festival Pianistico sul palco del Massimo cittadino stasera, alle 21. E promette nuove scintille in un programma davvero vario, nel quale spicca il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Dimitri Šostakovic, che Argerich eseguirà accompagna­ta dalla Frantz Liszt Chamber Orchestra, con la direzione di Gábor Takács-Nagy e la tromba solista di László Tót. In programma anche la Sinfonia n. 60 in do maggiore, Il distratto, di Haydn, il Quartetto per pianoforte n.1 in sol minore k 478 di Mozart, pianista Akané Sakai con elementi dell’orchestra, nonché di Schumann/Debussy gli Studi in forma di canone op.56 (Argerich suonerà in duo con Edoardo Hubert). Informazio­ni e biglietti per il concerto di questa sera si trovano sul sito della rassegna, festivalpi­anistico.it. Il tempo passa e Martha Argerich, che compirà 77 anni il prossimo 5 giugno, conserva una freschezza, un entusiasmo e un vigore nell’approccio alla musica che sembrano inesauribi­li. E continua a stupire per la sua lettura assolutame­nte originale e per certi versi inattesa anche di un capolavoro ascoltato tante volte — e che lei stessa ha eseguito in tutto il mondo — come il primo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven. La bellezza del suono, anzitutto, sempre tornito, soppesato e restituito secondo infinite gradazioni dinamiche e timbriche e con un gusto assoluto. Il fraseggio, poi, capace di ricamare la linea melodica rendendo giustizia alle ragioni del virtuosism­o senza mai perdere di vista il respiro poetico della partitura. Tutto questo nelle mani, nella testa e nel cuore di una musicista straordina­riamente carismatic­a, capace di trascinare anche la giovane Filarmonic­a del Festival, diretta da Pier Carlo Orizio. Un’esperienza memorabile.

Non fatichiamo a immaginare che memorabile sarà anche il concerto di stasera: «Sono un compositor­e sovietico e sento che la nostra epoca è un’epoca eroica, piena di vigore e di gioia di vivere: è questo che ho voluto inserire, trasmetter­e». E ancora: «Voglio difendere il diritto di ridere nella musica seria». Così il grande compositor­e russo Dimitri Šostakovic parlava del suo primo Concerto per pianoforte, licenziato nel 1933. Si tratta di un autentico capolavoro, animato da una scrittura eclettica e frastaglia­ta, specchio della profonda intelligen­za dell’autore che qui spesso assume i contorni di una gestualità vivida e graffiante, anche se tra le pieghe della partitura fa capolino il rovello esistenzia­le di un intellettu­ale che visse in modo tormentato il rapporto con il potere.

L’orchestra Liszt, fondata a Budapest nel 1963 da giovani strumentis­ti che avevano frequentat­o l’Accademia musicale intitolata al celebre compositor­e, è considerat­a una delle migliori formazioni cameristic­he europee. In questi decenni di attività, si è esibita in più di cinquanta Paesi, raccoglien­do sempre lusinghier­i successi.

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Divina Il tempo passa e Martha Argerich, che compirà 77 anni il 5 giugno, conserva una freschezza, un entusiasmo e un vigore nell’approccio alla musica che sembrano inesauribi­li. Quello che eseguirà stasera è un autentico capolavoro, animato da una...

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