In fiamme ettari di bosco Il pm: 32 mesi al piromane
L’accusa non ha dubbi e chiede la condanna: due anni e otto mesi nei confronti di Oscar Bellicini, 24enne di Bienno a processo per aver incendiato 220 ettari di bosco nella zona. Il movente: la caccia di frodo. Ma lui nega ogni responsabilità. E la difesa insiste sui mancati accertamenti a chi, da quelle parti, era passato.
L’ accusa non ha dubbi: ad appiccare il fuoco che all’inizio di gennaio 2017 distrusse 220 ettari di bosco non lontano da casa sua, tra Bienno e Breno, è stato lui, Oscar Bellicini, 24 anni. «Non è vero. Sì, sono passato da quella strada ma per andare altrove: ho deviato allo svincolo per raggiungere Selice» ha detto lui, in aula. Per incendio doloso il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi. I legali di parte civile (Comunità montana e i Comuni di Breno e Bienno che hanno quantificato un danno di circa 600 mila euro) e i colleghi della difesa (gli avvocati Ennio Buffoli e Elisa Zanella) discuteranno il 9 luglio. Davanti al giudice Riccardo Moreschi prima delle conclusioni del pm hanno sfilato alcuni testi tra cui il carabiniere della forestale che ha indagato sul caso e analizzato le immagini delle telecamere in zona — per la difesa non abbastanza. Poi la parola allo stesso imputato, al quale sono stati chiesti chiarimenti anche in merito alle traduzioni delle intercettazioni dal camuno. Per esempio: «Quando tu e lui vi muovete fate casino» gli avrebbe detto il padre con riferimento a un amico già finito nei guai per una vicenda di bracconaggio. «Intendeva dire che poi salta sempre fuori qualcosa anche se noi non abbiamo colpe». Per l’accusa, movente del mega incendio che durò giorni, sarebbe proprio la caccia di frodo. (m.rod.)