Corriere della Sera (Brescia)

Morta per otite, gli ispettori regionali a Manerbio, Poliambula­nza e Civile

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Due settimana fa l’ispezione degli ispettori del ministero della Salute, ieri si sono presentati a Brescia i tecnici inviati dalla Regione Lombardia: sulla morte della piccola Nicole Zacco, morta a quattro anni per le complicanz­e scatenate da una otite, anche Milano vuole vederci chiaro. L’obiettivo è capire se questa morte si poteva evitare e se è stato fatto tutto il possibile – anche in termini di linee guida – per salvare la piccola che con i genitori viveva a Gottolengo. L’otite diventata col tempo irrecupera­bile è frutto di una rara complicanz­a oppure a livello diagnostic­o si poteva fare di più? Per capirlo gli ispettori della Regione si sono recati prima all’ospedale di Manerbio e poi alla Poliambula­nza, le due strutture alle quali i genitori di Nicole si erano rivolti dopo aver fatto vedere la piccola alla pediatra di base. Il 31 marzo la famiglia si recherà infine al Civile, dove si tenterà invano di operare la bimba. Ed è nel nosocomio cittadino che gli ispettori della Regione hanno fatto tappa nel pomeriggio di ieri: alcune ore passate a parlare con tutti i clinici che hanno avuto un ruolo attivo nella vicenda, dai pediatri ai medici del Pronto soccorso ai neurochiru­rghi. Gli ispettori avrebbero acquisito anche una copia della cartella clinica: l’obiettivo è capire qual è stata la consecutio logica degli avveniment­i. Da parte della Procura di Brescia, che ha aperto un fascicolo — sono quindici i medici indagati — , si attendono ora gli esiti dell’autopsia eseguita sul corpo della bimba. I risultati potranno fornire qualcosa di più sull’intera vicenda. (m.tr.)

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La bimba Nicole con i genitori, ka piccola è morta al Civile dopo un intervento per ridurre un ascesso cerebellar­e causato da una otite sottovalut­ata in altri due ospedali

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