Viaggio nei centri della Lombardia Dove l’anniversario della Liberazione divide invece di unire
La messa cancellata Anche quest’anno a Pizzighettone, nel Cremonese, il programma delle celebrazioni è intenso. Corteo, benedizione del monumento dei caduti di Cefalonia, omaggio ad Angelo Dognini e Giovanni Fassolo, fucilati dai nazifascisti il 12 novembre 1944. Bruno Tagliati, capogruppo della lista Pizzighettone chiama, parteciperà alle manifestazioni ma, quando prenderà la parola il sindaco Luca Moggi (Lega), se ne andrà in segno di protesta con la decisione del Comune di non revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini. «Non averlo fatto è in contraddizione con i valori della Resistenza», dice Tagliati. A Viadana, nel Mantovano, per la prima volta dal 1946 il 25 aprile sarà ricordato senza la messa per i caduti. Ha deciso di cancellarla il sindaco leghista Giovanni Cavatorta: «In passato la funzione religiosa non era molto partecipata». Sorpreso il parroco, don Antonio Censori. «Non ne sapevo niente». Lo decisione fa discutere perché il comandante della Brigata Sap, i partigiani della zona,
Rifondazione contro Pd «Niente più spazi a chi non si riconosce nei valori dell’antifascismo». Alla vigilia del 25 aprile, a Lodi, l’opposizione — centrosinistra e M5S — ha protocollato in Comune una mozione per chiedere all’amministrazione di centrodestra di vincolare l’assegnazione di contributi e di suolo pubblico solo in presenza di una dichiarazione di condivisione della Costituzione e della risoluzione che vieta la risoluzione del partito fascista.La mozione verrà discussa solo il 5 maggio.
Litiga il sindaco pd di Mariano Comense, Giovanni Marchisio, con Anpi e Rifondazione Comunista. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha chiesto di far passare il corteo sotto la targa dell’Anpi. Marchisio ha respinto la richiesta. «Siamo indignati da un Pd sempre più simile alla Lega», hanno attaccato i vertici comaschi di Rifondazione. «Il corteo si fermerà al Monumento ai Caduti — replica il sindaco—, che ricorda tutte le vittime e al cimitero, con un omaggio alle tombe dei partigiani. Non servono altre tappe. È la festa della Liberazione, non dell’Anpi».