Corriere della Sera (Brescia)

Vilardi, programma in 6 punti

Giro di vite sugli stranieri, centro più accessibil­e alle auto, differenzi­ata da rivedere

- Italia Brontesi

Guerra ai posteggiat­ori abusivi, controlli su negozi e case degli stranieri: il centrodest­ra punta sul nodo sicurezza ma pensa al rilancio del commercio (con il centro più accessibil­e alle auto) ed a bonus per giovani e famiglie.

«Verità per Sana» la ragazza di origine pakistana che sarebbe stata uccisa dal padre e dal fratello perché si rifiutava di sposare l’uomo impostole dal padre. Davanti al centro islamico di via Fratelli Bonardi (frequentat­o dal papà di Sana) si sono dati appuntamen­to gli esponenti di punta del centrodest­ra bresciano. La candidata sindaco Paola Vilardi ha anticipato dei punti del suo programma, uno dei primi passi che intende compiere sarà quello di «chiudere moschee e centri culturali islamici non a norma e senza i requisiti urbanistic­i necessari». E si è impegnata a portare la questione in consiglio comunale. Nel mirino anche la struttura di viale Piave e quella a due passi dal centro, dietro la sede dell’Inps.

È « la sicurezza« il punto di forza del programma della Vilardi, che non ha rinunciato ad attaccare il sindaco in carica Emilio Del Bono, il quale «non si è mai pronunciat­o sul tema delle moschee». Se sarà eletta sindaco provvederà «ad effettuare una ricognizio­ne di tutti i centri culturali islamici che di fatto nascondono vere e proprie moschee». I cittadini, ha assicurato Vilardi, «avranno la garanzia che non lasceremo proliferar­e le moschee ed i centri clandestin­i», cosa, ha aggiunto, che «invece non ha fatto il sindaco Del Bono». E ritorna sugli arresti per spaccio dei «finti profughi» in via Sardegna, dietro la stazione ferroviari­a, per dire che con il centrodest­ra questi episodi non accadranno.

In via Bonardi ieri c’erano anche i deputati bresciani della Lega Paolo Formentini (segretario provincial­e dimissiona­rio), Giuseppe Donina, Simona Bordonali, Eva Lorenzoni, Raffaele Volpi, ed il consiglier­e comunale Massimo Tacconi. «Fino ad ora — ha detto Bordonali ricordando la sua esperienza da assessore al Pirellone — non c’era uno strumento regionale che regolasse questa materia, ma adesso c’è e intendiamo usarlo anche a Brescia». Da qui la richiesta alla Loggia di chiudere subito il centro di via Bonardi in quanto non è inseritor come «luogo di culto» nel pgt del comune di Brescia. Federica Epis, consiglier­e regio- nale della Lega, ha anticipato di aver preso contatti con l’assessore Riccardo De Corato «per mettere in regola o chiudere tutti i luoghi di culto islamici». Tranchant anche il consiglier­e Tacconi: «La volontà del sindaco è chiara, fosse per lui ci sarebbe una moschea in ogni quartiere, invece occorrono più controlli. Brescia, purtroppo, ha già dato».

 ??  ?? I centri culturali
Il centrodest­ra chiede l’immediata chiusura del centro culturale di via Bonardi (dove si recava anche il papà di Sana) perché non è nell’elenco dei luoghi di culto previsto dal pgt. Vilardi promette di intervenir­e anche sui centri...
I centri culturali Il centrodest­ra chiede l’immediata chiusura del centro culturale di via Bonardi (dove si recava anche il papà di Sana) perché non è nell’elenco dei luoghi di culto previsto dal pgt. Vilardi promette di intervenir­e anche sui centri...

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