Jacobs vola: in Friuli 10”15 sui 100 metri
Velocità pura. Ha accantonato il salto in lungo per concentrarsi sulla velocità e i risultati gli hanno dato ragione. Martedì 1° maggio Marcell Jacobs al Meeting di Palmanova in provincia di Udine ha fermato il cronometro sul tempo sensazionale di 10’’15 (+1.0 di vento), migliorando il proprio personale di 8 centesimi e raggiungendo così il sesto posto nelle liste all time dell’atletica italiana. Non male per il ragazzo di Desenzano nato nel 1994 in Texas e cresciuto in Italia con la madre. Il campione è colui che per sua natura non si accontenta della prestazione ma cerca di capire dove e come crescere. «Sono abbastanza contento, ma anche un po’ arrabbiato perché — racconta — ho sbagliato totalmente la partenza. Mi sono abbassato troppo e ho perso i primi 4/5 appoggi. Da un lato, però, ho capito che posso davvero ancora migliorare». Come dargli torto. Jacobs ha dalla sua un talento cristallino che, sulla scia di un mito come Carl Lewis, potrebbe tranquillamente competere ad alto livello negli sprint e nei salti (ha ottenuto in passato un 8,48 ventoso). Saggiamente, però, in questa stagione ha deciso di rinunciare alla pedana «per preservare le ginocchia» e, soprattutto, «per puntare tutto sulla velocità». Intanto sogna di vivere da protagonista l’Europeo, ma prima di andare in agosto a Berlino (il minimo è già in tasca), come sottolinea, «ci sono tante altre gare importanti da onorare al meglio». L’obiettivo, anche negli allenamenti, è di non dare mai nulla per scontato, «seguendo una linea guida e curando tanto i particolari per lavorare bene senza problemi». Nella sua giovane carriera Marcell è stato frenato da alcuni infortuni ai quali ha cercato di porre rimedio anche con il Nordic Walking sui terreni sconnessi gardesani, perché i bastoncini garantivano progressi nella stabilità, nella spinta e nella coordinazione. Perché la classe non basta in una disciplina che logora tendini e muscoli.